Conferenza online con il Cardinale Collins
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La Fondazione BJS delibera due erogazioni di Borse di Studio nel 2021
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Serra International
FONDAZIONE ITALIANA BEATO JUNIPERO SERRA
Il Presidente
Disposizioni per elargizioni anno 2021.
Nel rinnovare ancora i migliori auguri per un buon lavoro serrano nel nuovo anno 2021, di seguito comunico quanto deliberato dal CDA della Fondazione Italiana Beato Junipero Serra nell’ultima riunione del 5 Dicembre 2020.
Testualmente:
- “…..Il consiglio delibera altresì, all’unanimità, di approvare quanto alla delibera punto n.2 dell’adunanza di Giunta Esecutiva del giorno 02.12.2020 (a seguire), inviata in precedenza e di procedere entro il 3.2021, affinché non vi sia niente in sospeso……”.
- FONDAZIONE ITALIANA BEATO JUNIPERO SERRA
Verbale Giunta Esecutiva n. 3 del 02.12.2020
L’anno 2020 il giorno due del mese di Dicembre, su convocazione del presidente Marco Crovara si è telematicamente riunita la Giunta Esecutiva della Fondazione Italiana Beato Junipero Serra nelle persone del presidente, Marco Crovara, del tesoriere, Luciano Maggi e del segretario, Paolo Tiezzi Maestri per discutere e deliberare sul seguente punto:
- Considerata la grave situazione economica generale, non certo in fase di ripresa, e la disponibilità del capitale ONLUS da elargire, sempre nell’ambito delle regolamentazioni e condizioni imposte dalla legge, si proporrebbe all’attenzione ed al parere deliberante del prossimo CDA del 05/12/2020, l’opportunità di effettuare due erogazioni di borse di studio nell’ambito del prossimo anno 2021: la prima con raccolta delle domande pervenute entro il 31/03/2021, la seconda con raccolta delle domande pervenute entro il 30/09/2021.
I membri della Giunta convengono sulla necessità che tali argomenti siano da sottoporre al parere deliberante del CDA……”.
Pertanto, care Amiche ed Amici, Vi invito a prendere ben nota di quanto deliberato, sia per l’eccezionalità, sia perché è importante che il nostro supporto ai seminaristi impegnati nel loro percorso, oggi più che mai, sia tempestivo ed efficace.
Inoltre, la Commissione esaminatrice delle domande pervenute, avendo constatato ritardi nell’invio delle stesse entro le date previste per la raccolta e riscontrato incompletezze nelle documentazioni trasmesse, raccomanda di rispettare quanto prescritto dalle Linee Guida e dalla
Modulistica relativa pubblicate sulle pagine web della Fondazione, scaricabili al link https://www.serraclubitalia.it/fondazione-b-j-s/, sezione “Modulistica”.
Ricorda, altresì, che le domande, con documentazione allegata, devono essere inoltrate in forma cartacea originale all’indirizzo del Segretario della FIBJS, Paolo Tiezzi Maestri – via Casalpiano, 4 – 53048 Sinalunga (Si), ed eventualmente solo anticipate all’indirizzo email: paolotiezzimaestri@libero.it.
Carissimi tutti, come vedete la “nostra” Fondazione cerca di stare al passo con le necessità di questi tempi così particolari e si permette di chiederVi di avere sempre presente, in quanto serrani, il suo valore come strumento di servizio comune e la necessità di essere sostenuta, sia con la Vostra firma del 5×1000, sia con le donazioni, uniche ad alimentare la parte NON ONLUS.
Grazie per la Vostra fraterna attenzione.
Un caro abbraccio,
Marco Crovara
Papa Francesco: “Le donne accedano al lettorato e all’accolitato”
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foto da VINCENZO PINTO / POOL / AFP/ ANSA
Le donne potranno accedere da ora in poi ai ministeri del lettorato e dell’accolitato nella Chiesa Cattolica. Senza che però questo debba essere confuso con una sia pur parziale apertura verso l’ordinazione sacerdotale. Con il motu proprio “Spiritus Domini”, infatti, il Papa ha modificato il primo paragrafo del canone 230 del Codice di Diritto canonico, stabilendo che le donne possano accedere a questi ministeri e che essi vengano attribuiti anche attraverso un atto liturgico che li istituzionalizza. Nella nuova formulazione del canone si legge ora: “I laici che abbiano l’età e le doti determinate con decreto dalla Conferenza episcopale, possono essere assunti stabilmente, mediante il rito liturgico stabilito, ai ministeri di lettori e di accoliti”. Viene così abrogata la specificazione “di sesso maschile” riferita ai laici e presente nel testo Codice fino alla modifica odierna.
Francesco tuttavia specifica che si tratta di ministeri laicali “essenzialmente distinti dal ministero ordinato che si riceve con il sacramento dell’ordine”. E in una lettera indirizzata al Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale Luis Ladaria, cita le parole di san Giovanni Paolo II secondo cui “rispetto ai ministeri ordinati la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale”. Per i ministeri non ordinati come il letterato e l’accolitato, però, “è possibile, e oggi appare opportuno – sottolinea il Pontefice -, superare tale riserva”. Il Papa spiega che “offrire ai laici di entrambi i sessi la possibilità di accedere al ministero dell’Accolitato e del Lettorato, in virtù della loro partecipazione al sacerdozio battesimale incrementerà il riconoscimento, anche attraverso un atto liturgico (istituzione), del contributo prezioso che da tempo moltissimi laici, anche donne, offrono alla vita e alla missione della Chiesa”.
Già da tempo, infatti, in moltissime chiese le donne leggono durante le celebrazioni e le bambine (soprattutto) svolgono il servizio di ministranti. Tuttavia questi ruoli venivano svolti, come ricorda anche Vatican News, senza un mandato istituzionale vero e proprio, in deroga a quanto stabilito da san Paolo VI, che nel 1972, pur abolendo i cosiddetti “ordini minori”, aveva deciso di mantenere riservato l’accesso a questi ministeri alle sole persone di sesso maschile perché li considerava propedeutici a un eventuale accesso all’ordine sacro.
Francesco, invece, recepisce quanto richiesto anche da diversi Sinodi dei vescovi e menzionando il documento finale del Sinodo per l’Amazzonia osserva come “per tutta la Chiesa, nella varietà delle situazioni, è urgente che si promuovano e si conferiscano ministeri a uomini e donne… È la Chiesa degli uomini e delle donne battezzati che dobbiamo consolidare promuovendo la ministerialità e, soprattutto, la consapevolezza della dignità battesimale”.
Mimmo Muolo su “Avvenire.it”
Tigullio. Pubblicazione del periodico del Club
/0 Commenti/in News /da serraclubA nome del Presidente del Serra Club Tigullio e del Socio Fondatore Francesco Baratta ho il piacere comunicare la pubblicazione del numero di maggio del periodico del club Tigullio il cui direttore è il Comm. Francesco Baratta.
La rivista è disponibile sul sito del Club: http://www.serratigullio.it/images/archivio/periodico/2021_01.htm
Nel segno della pace
/1 Commento/in News, Vita della Chiesa /da serraclubSi è aperto nel segno della pace il nuovo anno 2021. Come annunciato da Papa Francesco con il messaggio dell’8 dicembre 2020, il primo giorno dell’anno è iniziato con la celebrazione della 54.ma Giornata Mondiale della Pace, che ha avuto come tema: “la cultura della cura come percorso di pace”.... Continua a leggere
Una ricorrenza che si tramanda da quando Papa Paolo VI, l’indimenticabile Giovanni Battista Montini, proclamato santo il 14 ottobre 2018 da Papa Francesco, rivolse un accorato appello a tutti i Capi di Stato invocando il dialogo, nell’imminenza della guerra in Vietnam, con una riflessione sul valore della pace. Una proposta e una ricorrenza che Papa Paolo VI intese dedicare non soltanto agli uomini di fede cattolica, ma estendere a tutti i veri amici della pace a qualunque religione appartenenti. Fu, in sintesi, il lancio di un’idea con la speranza che la proposta fosse accettata da tutti gli uomini di buona volontà per esaltare il valore dell’amore tra i popoli e il ripudio della violenza, del ricorso agli armamenti e delle guerre La pace, affermava Paolo VI, non può essere basata su una falsa retorica delle parole. Né di pace si può legittimamente parlare ove della pace non si riconoscano e non si rispettino i solidi fondamenti: la sincerità, cioè la giustizia e l’amore nei rapporti tra gli Stati e, nell’ambito di ciascuna nazione, fra i cittadini tra di loro e i loro governanti; la libertà degli individui e dei popoli, in tutte le sue espressioni civiche, culturali, morali, religiose.
Ebbe così origine la prima Giornata Mondiale della Pace, celebrata il 1 gennaio 1968, giorno dedicato dalla Chiesa alla solennità di Maria Santissima, Madre di Dio, con la consegna del Santo Padre a ripetere ogni anno questa commemorazione “come augurio e come promessa, all’inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo, che sia la pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire”. Da quella data questo importante avvenimento è stato sempre confermato e celebrato il primo giorno di ogni anno dai Pontefici che si sono succeduti: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco.
In questo ottavo anno del suo Pontificato, Papa Francesco ha rinnovato la tradizione con un messaggio di grande spessore umano e cristiano, rivolto ai Capi di Stato e di Governo, ai responsabili delle organizzazioni internazionali, ai leader spirituali, ai fedeli delle varie religioni e agli uomini e alle donne di buona volontà per invitarli, in questo triste periodo di pandemia e di grave crisi sanitaria, a costruire la pace facendoci carico del prossimo, specialmente di chi è più fragile, per creare una cultura capace di disarmare cuori, politica ed economia.
Sono quattro i principi sociali fondamentali che Papa Francesco ha richiamato come bussola da seguire: la promozione della dignità e dei diritti della persona, la solidarietà, la salvaguardia del creato, il bene comune. Quattro pilastri che trovano origine nella dottrina sociale della Chiesa.
La promozione della dignità e dei diritti della persona perché “ogni persona umana è un fine in sé stessa, mai semplicemente uno strumento da apprezzare solo per la sua utilità, ed è creata per vivere insieme nella famiglia, nella comunità, nella società dove tutti i membri sono uguali in dignità”.
La solidarietà perché ”ci aiuta a vedere l’altro non come un dato statistico o un mezzo da sfruttare e poi scartare quando non è più utile, ma come nostro prossimo compagno di strada chiamato a partecipare, alla pari di noi, al banchetto della vita a cui tutti sono ugualmente invitati da Dio”.
La salvaguardia del creato, per una efficace cura della terra, casa comune nostra e dei poveri, perché “pace giustizia e salvaguardia del creato sono tre questioni del tutto connesse che non si potranno separare in modo da essere trattate singolarmente, a pena di ricadere nuovamente nel riduzionismo”.
Il bene comune, da servire e curare, perché è “l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alle collettività sia ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente, ponderando le conseguenze per il momento presente e per le generazioni future”.
Amicizia sociale, fraternità, ospitalità, rispetto dei diritti umani, amore verso i deboli e i poveri e bene comune sono temi che più volte Papa Francesco ha richiamato nei suoi interventi e negli incontri internazionali. Soprattutto il bene comune che, in una società sana, ha significato soltanto se comporta la partecipazione di tutti e comprende tutto ciò che concede coesione e forza a un popolo: obiettivi comuni, valori condivisi, ideali che aiutano ad alzare lo sguardo al di là degli orizzonti individuali.
La cultura della cura come percorso di pace è stata al centro della meditazione di Papa Francesco nel suo primo Angelus del 2021, trasmesso in diretta televisiva dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico, con l’auspicio che la pace regni nel cuore degli uomini e delle famiglie e l’augurio che “sia un anno di fraterna solidarietà e di pace per tutti, un anno carico di fiduciosa attesa e di speranze, che affidiamo alla celeste protezione di Maria, Madre di Dio e Madre nostra”.
Associandoci a Papa Francesco e unendoci alle sue preghiere, invochiamo, anche noi serrani, la Santissima Vergine Maria, nostra Madre delle Vocazioni, affinché ci dia la forza di superare questo momento di grave difficoltà dovuto all’epidemia e interceda per la pace nel mondo.
Cosimo Lasorsa