Club di Latina. “Torneremo (diversamente) normali grazie anche al Serra Club”

Nella primavera del 2020, proprio durante la fase più acuta e drammatica della pandemia da covid-19, quando gli italiani ascoltavano allarmati e spauriti le notizie su quanto stava avvenendo soprattutto nella parte settentrionale del Paese e guardavano al futuro con paura e preoccupazione, una emittente radiofonica privata, ascoltata nell’intero territorio nazionale, fece passare con frequenza uno spot pubblicitario, che, volendo essere rassicurante e positivo, diffondeva il seguente slogan: “Presto tutto tornerà come prima”.... Continua a leggere

 

Adolfo Gente

E’ uscito Il Serrano n. 151

UN REGALO DI PASQUA. Il nuovo numero 151 della Rivista Il Serrano, Organo dell’associazione Serra International Italia.

Sfoglia qui sotto la rivista.

 

 

Club Pontremoli Lunigiana. Incontri online in preparazione della Pasqua

Il Serra Club Pontremoli-Lunigiana, ha organizzato, in remoto, nello stile di fraternità che caratterizza l’Associazione, due significativi incontri nella settimana che precede la Santa Pasqua.

Il primo incontro ha avuto come relatore il cappellano del Club Mons. Antonio Costantino Pietrocola con una catechesi sulla Settimana Santa.

Il secondo incontro ha visto partecipare i seminaristi della Diocesi con il rettore Don Marco Baleani.

Partendo da quanto si svolgeva già nell’antichità durante la Settimana Santa, Don Antonio ha ricordato ai serrani che la liturgia pasquale è una liturgia battesimale e che ognuno deve accogliere Cristo e vivere con Lui la Pasqua soprattutto nel proprio cuore.

Il triduo pasquale è costituito dal giorno della morte il venerdì, dal giorno dell’attesa o sepoltura il sabato e dal giorno della risurrezione a partire dalla sera prima della Domenica di Pasqua. La veglia di Pasqua ha inizio con il buio e nell’oscurità si svolge il rito dell’accensione del fuoco che, di fatto, accende la grande luce della notte della speranza. La grande Luce è costituita dal cero pasquale, dal quale, prima il sacerdote e poi tutta l’assemblea accendono le loro candele, illuminando la chiesa, a testimonianza del Cristo Risorto.

Don Antonio ha rammentato che quando parliamo di luce, d’illuminazione, non possiamo non pensare all’illuminismo, alla ragione, ma rimarcando che “illuminazione” è anche uno dei nomi del battesimo perché mediante la luce del Cristo risorto viene dato il senso della nostra vita, che è la forza della Pasqua, e che la morte e il dolore non hanno l’ultima parola, la dimensione dell’eternità è lo specifico del cristianesimo.

Non ci possiamo accontenare di qualcosa che allunghi la vita e non risponda alla domanda del senso della mia vita, del mio invecchiare, del mio morire se non c’è la speranza di “andare a stare meglio”. Come poter vivere la propria esistenza in compagnia di Gesù, senza mettersi nella dimensione di fede e se non mi metto nell’amicizia con il Signore?

Uno degli scopi del movimento serrano è la diffusione della cultura cristiana e per questo si impegna a promuovere nella società civile una cultura favorevole alle vocazioni fondamentali della vita, in particolare a quelle del sacerdozio e della vita consacrata ed è proprio basandosi sull’amicizia che si è tenuto l’incontro con i seminaristi della Diocesi e con il rettore Don Marco Baleani.

Con il contributo di immagini e brevi meditazioni, proposte dai seminaristi, i partecipanti, hanno avuto modo di ripercorrere le 14 stazioni della Via Crucis vissuta da Nostro Signore Gesù, in maniera semplice ma con intensità di condivisione e preghiera.

Entrambi gli incontri si sono svolti con la speranza che a breve ci si possa incontrare in presenza e, nel segno del Cristo Risorto, con l’augurio di vivere in letizia ed amore la Santa Pasqua. – e.m

Santa Pasqua 2021. Gli auguri del Presidente.

 

Cari amici serrani,

anche quest’anno sarà una Santa Pasqua differente da come ogni credente vorrebbe.

La pandemia che ci ha colpito, pare non concedere tregua e quindi dovremo, volenti o nolenti, adeguarci alle restrizioni previste per il contenimento dell’infezione.

Tutte queste restrizioni, necessarie per la tutela della nostra salute, ci hanno resi più apprensivi, meno portati ad ascoltare il nostro prossimo, ci siamo chiusi in noi stessi, soltanto gli affetti a noi più cari danno sicurezza, tuttavia dobbiamo riflettere sul vero senso della nostra vita cristiana e su che cosa il Signore ci chiede.

Molto spesso ci aspettiamo di ricevere una ricompensa per quanto facciamo, ma proprio qui sta l’errore, giacché non abbiamo capito che il premio è già in quanto facciamo: se amiamo, già il nostro amore è la ricompensa, il paradiso, altrimenti vuole dire che non abbiamo imparato a “gustare” quello che stiamo mangiando.

Il Signore, ci ha consegnato una “vigna” preziosa da coltivare perché dia frutto, non è altro che la nostra vita, la comunità dei credenti e l’umanità tutta, ma molto spesso ce ne approfittiamo come se fosse soltanto una cosa di nostra proprietà, dimenticandoci che poi “Lui” ce ne chiederà di conto e, questo, non lo accettiamo, ma così facendo diamo inizio a tutti i nostri mali.

Durante questa prima parte di Quaresima, diverse volte mi sono chiesto del come faccio le cose, le faccio perché le “devo” fare o perché “amo” farle?

La risposta non può che essere una.

Se faccio le cose perché le “devo” fare alla fine della giornata sarò stanco e finirò per scrollarmele di dosso, se invece le faccio perché “amo” farle, perché è bello farle, allora la giornata sarà leggera come una piuma e avrò realizzato qualcosa di buono.

Come posso desiderare di ospitare Dio nella mia vita se la mia vita è piena di cianfrusaglie (invidia, gelosia, avarizia, pigrizia, aggressività)?

Dio, che conosce il profondo della nostra vita, non si lascia ingannare dalle apparenze, ma mi chiede di cambiare passo, di gettarmi dietro le spalle tutte le mie paure, le mie perplessità, di amare il mio prossimo come Lui mi ama e mi ama talmente tanto da avere mandato Gesù a morire per me.

Cari amici, questo breve tempo che ci separa dalla Settimana Santa sia per tutti un tempo di vento che ci trascini in cammini, magari disordinati, ma liberi e, soprattutto, vivi.

Buona Pasqua nel Cristo Risorto!

Enrico Mori

Cammino quaresimale di incontri online. Domenica delle Palme con padre Luigi Mezzadri.

Pubblichiamo il video con cui padre Luigi Mezzadri C.M., storico della Chiesa e Rettore della Chiesa monumentale di San Silvestro al Quirinale, ci guida nell’ultimo incontro di cammino quaresimale rivolto ai soci del Serra Club Italia.

Intermeeting fra i Serra Club di Pisa e Cascina

In concomitanza con la ormai prossima ricorrenza della Pasqua, si è tenuto il consueto intermeeting fra i Serra Club della diocesi di Pisa: il Serra Club 573 di Cascina ed il Serra Club 449 di Pisa.

L’evento si è svolto Martedi 23 u.s. presso il Santuario della Madonna dell’Acqua in Cascina dove i due Club si sono ritrovati nella preghiera partecipando alla Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Giovanni Paolo Benotto e concelebrata col Cappellano della Serra Club di Cascina Mons. Paolo Paoletti, col rettore del seminario diocesano don Francesco Bachi e col sacerdote emerito don Roberto Federighi, assistiti dal diacono Roberto Menichetti. Erano altresì presenti i seminaristi del seminario interdiocesano di Pisa.

All’incontro, oltre ai presidenti dei due Club (Dr. Alberto Beati e Dr. David Querci) e ad alcuni soci dei rispettivi Club, ha partecipato anche il Governatore del Distretto 71 Dr. Michele Guidi che, al termine della Santa Messa e prima della solenne benedizione ha presieduto una breve ed essenziale cerimonia di incorporazione di 4 nuovi soci nel Club di Cascina consegnando loro il distintivo del Serra. Trattasi dell’Architetto Malloggi Marco, della sig.ra Barsotti Antonella, della Sig.ra Marini Giovanna e del sig. Iacopucci Remo.

Di particolare significato e rilevanza, in considerazione delle finalità del Serra Club, è l’incorporazione dei coniugi Iacopucci Remo e Marini Giovanna quali testimoni diretti dell’impegno dei laici in favore delle vocazioni essendo essi stessi genitori di una figlia consacrata: suor Letizia Iacopucci della congregazione Figlie di Gesù con sede in Verona.

Il vicepresidente alla Comunicazione

Paolo Chiellini

Club di Ferrara. Pubblicazione del 30° di fondazione

Condividiamo l’opuscolo pubblicato dal Club di Ferrara in occasione del trentesimo anniversario della fondazione.

Buona lettura!

Club di Roma. In ricordo di Mons. Mikhael Al Jamil

E’ ancora viva nella memoria dei serrani del Club di Roma la notizia dell’improvvisa scomparsa di Mons. Mikhael Al Jamil avvenuta all’alba del 3 dicembre 2012. Una figura storica e carismatica per il nostro Club, alla quale eravamo legati da profondo affetto e riconoscenza per la sua vicinanza alla nostra missione a sostegno della Chiesa e delle Vocazioni, e per la sua piena disponibilità a venirci incontro, in ogni circostanza, mettendo a nostra completa disposizione il suo Palazzo della Procura Patriarcale, dove risiedeva, in Piazza Campo Marzio, quale sede ufficiale del Serra Club di Roma. Tutti ricordiamo, ancora oggi, e con grande nostalgia, la partecipazione alle Sante Messe, da lui presiedute come Rettore nella sua Chiesa di Santa Maria della Concezione, annessa al Palazzo Patriarcale, recitata in aramaico, il linguaggio parlato di Gesù che conosceva benissimo. Così come ricordiamo che era solito sostenere, nella celebrazione eucaristica dell’offertorio del pane e del vino, momento liturgico in cui abbiamo coscienza di essere parte del mistero di Cristo, che il vino deve essere rosso, perché rosso era il sangue di Cristo ed è quello degli uomini.

Mons. Michael Al Jamil era nato il 18 novembre 1938 a Karokosche, governatorato di Mosul, nel nord dell’iraq, terra visitata da Papa Francesco nel suo ultimo viaggio apostolico in Iraq dal 5 all’8 marzo scorso. Pastore eccelso e uomo di grande cultura è stato un nobile rappresentante della tradizione liturgica mesopotamica, una figura di spicco nella Chiesa orientale. Ponte fra oriente e occidente, è stato un forte sostenitore della realtà dei cristiani iracheni difendendo strenuamente il loro diritto a vivere nel Paese di cui sono abitanti originari.  È stato anche membro della Congregazione per le Cause dei Santi su ordinazione di Papa Benedetto XVI.

Ordinato sacerdote il 7 giugno 1964, fu nominato Arcivescovo titolare di Takrit il 1 agosto 1986 e, infine, Procuratore del Patriarcato di Antiochia dei Siri (Libano) a Roma, fino alla sua morte. Il suo corpo è stato tumulato nella Basilica dell’Immacolata a Karaqosh (Mosul).

Nei nostri incontri serrani Mons. Mikhael Al Jamil era solito farsi accompagnare da un giovane sacerdote, Padre Rami Al Kabalan di origine siriana, nato a Zaydal il 17 luglio 1979.  Oggi, all’età di soli quarantadue anni, Padre Rami Al Kalaban, che ha assunto il nome di Flaviano, ordinato Vescovo a San Giovanni in Laterano, rientra a Roma come Procuratore del Patriarcato di Antiochia dei Siri presso la Santa Sede per ricoprire lo stesso incarico di Mons. Mikhael Al Jamil.

Ed è proprio nel ricordo di Mons. Mikhael Al Jamil e dei nostri incontri serrani che Mons. Flaviano Rami Al Kalaban ha fatto sapere, tramite il nostro Cappellano, Mons. Vittorio Formenti, che intende ristabilire il rapporto di collaborazione con il Serra di Roma, mettendo a disposizione la bella Chiesa di Santa Maria della Concezione e il Patriarcato per i nostri incontri ai quali intende partecipare come per il passato.

Siamo grati a Mons. Flaviano Rami Al Kalaban di questo bellissimo gesto di amore verso Mons. Mikhael Al Jamil e di questo stupendo dono verso il Club di Roma, felici di riprendere una tradizione mai dimenticata e sempre auspicata.

 

Cosimo Lasorsa

 

Il messaggio di papa Francesco per la GMV 2021

Pubblichiamo il messaggio del Santo Padre Francesco per la 58a Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni.

 

Cammino quaresimale di incontri online. Quinta Domenica di Quaresima con don Ennio Tardioli

Pubblichiamo il video con cui don Ennio Tardioli, Cappellano del Serra Club di Matera, ci guida nel quinto incontro di cammino quaresimale rivolto ai soci del Serra Club Italia.