Mercoledì 15 settembre 2021 alle ore 18,30 presso la Chiesa del Suffragio in p.za Duomo, il Serra Club di L’Aquila, ha organizzato un incontro sul tema “Una Lauda di Celestino e il pianto senza tempo di Maria“, in occasione della ricorrenza liturgica della Beata Maria Vergine Addolorata.
La Chiesa, popolarmente detta “delle Anime Sante“ è stata edificata successivamente al terremoto del 1703 a ricordo delle vittime, e rappresenta la massima espressione dell’architettura barocca aquilana del XVIII secolo.
All’interno della chiesa è stata realizzata, dopo il terremoto del 2009, la Cappella della memoria a ricordo delle 309 vittime.
Dopo il saluto della Segretaria Generale della Consulta Diocesana delle Aggregazioni laicali, Assunta Graziosi, e l’intervento di Don Alessandro Benzi, la Presidente Nazionale Paola Poli, ha introdotto il tema mettendo in evidenza l’importanza del Codice di Papa Celestino V, da cui è tratta la “Lamentatio Beate Marie de Filio“.... Continua a leggere
Il codice è un’opera miscellanea, con un’ampia sezione in latino di natura teologica, che comprende precetti morali, argomenti di giurisprudenza canonica e racconti ispirati ai miracoli mariani, ed un’altra sezione in volgare contenente i proverbia, quattro orazioni rivolte a Dio, alla SS Trinità, a Gesù, alla Vergine Maria e la “Lamentatio Beate Marie de Filio“.
La lauda, che rappresenta il primo esempio abruzzese di volgarizzazione del “Planctus Marie“, è stata magistralmente interpretata da Franco Narducci e Orietta Cardigno, attori della Compagnia di Teatro amatoriale L’Allegra Brigata, che hanno fatto cogliere l’intenso lirismo del dramma sacro della passione in lingua volgare.
A seguire, il poeta e giornalista Mario Narducci, ha declamato una sua Lauda dal titolo “Cinque pozzi di sangue“ coinvolgendo emotivamente tutti i presenti.
Infine lo Storico dell’arte Giorgio Simone, sul tema “Il dolore di Maria nell’Arte“, ha presentato immagini di opere di artisti di epoche diverse e, tra queste, quelle dell’artista aquilano Vincenzo Bonanni.
A corollario della manifestazione, il Coro “Le Cantrici di Euterpe“ diretto da Maria Antonietta Cignitti, ha eseguito brani tratti dal “Laudario di Cortona “ del XIII secolo con grande professionalità, in quanto è specializzato nel repertorio di musiche dal XII al XVII secolo ed è stato accompagnato dal gruppo strumentale Aquila Altera che usa strumenti copia degli originali dell’epoca.
A conclusione della serata, il Maestro Giulio Gianfelice ha eseguito intense interpretazioni di brani ispirati alle musiche di Fabrizio De André:
L’evento ha riscosso notevole risonanza tra la cittadinanza che ha partecipato numerosa.
Paola Giamberardini