La mostra dei lavori del Concorso Scolastico a Cerignola

Martedì 23 alle 19:30 il Serra Club si è ritrovato presso il Seminario Vescovile per il rinnovo del consiglio del Serra Club dell’anno sociale 2023-2024 che ha visto l’elezione del Nuovo Presidente Pietro Troni. Sono stati eletti: Sandra Antonini come Vicepresidente dei Programmi, Stefano Guarducci come Vicepresidente dell’Estensione, Marco Giraldi Vicepresidente delle Comunicazioni Sociali ed infine Alfiero Lippi che è il Vicepresidente delle Vocazioni. Sono stati riconfermati Roberto Stramazzo come Segretario e Vittorio Dabizzi come Tesoriere. Una volta fatte le elezioni siamo andati presso la Chiesa di San Fabiano all’interno del seminario per il momento preghiera in cui il nostro Cappellano che è anche il Vicario Generale diocesano Monsignor Daniele Scaccini ci ha esortato nel pregare per un nostro caro amico serrano che non sta bene. Dopo c’è stata la cena in refettorio e poi il conferenziere tenuto da Monsignor Giovanni Bartolini che è un presbitero pratese anche se svolge il suo servizio ad Imperia dove ha ricevuto la sua ordinazione sacerdotale alla presenza di Monsignor Pietro Fiordelli in quanto Primo Vescovo Residenziale della Diocesi di Prato. Il tema del conferenziere era: “L’ordinariato militare in Italia”. Questa cosa ha visto la figura del cappellano militare che può essere un prete o un vescovo che presta con fede il suo servizio presso l’esercito militare in quanto guida spirituale per i militari. I cappellani militari ci sono da inizio del 1800, furono soppressi nel 1861 con l’Unità d’Italia ma rinacquero durante la prima guerra mondiale. Nel 1986 San Giovanni Paolo II emise la famosa costituzione apostolica “Spirituali Militum Curae” sugli ordinariati militari del mondo cattolico. Monsignor Santo Marcianò è l’ordinario militare designato dal Santo Padre con Decreto del Presidente della Repubblica ma anche su indicazione del Presidente del Consiglio e dei Ministri della Difesa e Interno. Gli ordinari militari affrontano missioni difficili come quando ci andarono in Afghanistan nel 2001 o in Iraq nel 2003 con lo scoppio della guerra ecc. Il loro compito è quello di assistere e consolare i militari rimasti feriti in guerra e le rispettive famiglie ma anche quello di cercare di portare loro alla conoscenza di Dio così che vengano celebrati i matrimoni e la cosa bella è che essendo come una famiglia riescono a condividere ogni forma di povertà che è più quella spirituale che materiale perchè il Vangelo è per tutti e adatto in ogni ambito lavorativo e oltre
Marco Giraldi-Vicepresidente delle Rispettive Comunicazioni Sociali del Serra Club di Prato
Venerdì 26 maggio a Oppido Mamertina, nella Sala Vescovile della Comunità si è svolta la cerimonia di Premiazione Diocesana del Concorso scolastico Nazionale Serra International Italia XVIII Edizione 2022-2023.
La dott.ssa Bonarrigo presidente del Serra Club Oppido Mamertina-Palmi, dopo i saluti iniziali, ha subito presentato il Serra International Italia, che si impegna per favorire la cultura cristiana e sostenere le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
Subito dopo la Presidente Bonarrigo, ha presentato il concorso, che il Serra Club International bandisce da 18 anni, per stimolare i giovani a riflettere e a discutere sui valori importanti per l’uomo e fondativi della società civile.
Il tema del Concorso voluto dal Club Serra International Italia, con i quali gli alunni delle scuole della Piana del Tauro di ogni ordine e grado si son dovuti confrontare racchiude due parole chiave per i Cattolici: l’amore e il perdono. Sulla traccia che recita “ In un mondo che ha bisogno di amore, non si può vivere senza perdono”, i ragazzi si sono commisurati con se stessi e la società piena di contraddizioni in cui oggi vivono, esprimendo il loro punto di vista attraverso la poesia, la prosa, disegni e videoclip secondo la sensibilità e l’età di ognuno di loro.
La Presidente Bonarrigo, ha ringraziato le Scuole, i Dirigenti Scolastici e gli insegnanti che hanno aderito all’invito del Serra Club Oppido Mamertina-Palmi e particolarmente gli alunni per l’impegno e la serietà con i quale hanno affrontato ed approfondito il difficile e complesso tema. Subito dopo la dott.ssa Lucia Ioculano Presidente eletto Serra Club Oppido Mamertina-Palmi ha presentato la fase diocesana del concorso, che quest’anno ha riscosso un grande successo.
A seguire la premiazione dei lavori ( Laudato Sì e Fratelli di Papa Francesco tutti donati da Mons. Milito)e la consegna degli attestati di riconoscimento.
Sono stati premiati per la Scuola Secondaria di II grado:
-Terzo Premio Emma Sette del Liceo Classico “Vincenzo Gerace” di Cittanova con la poesia “Luce”;
-Secondo Premio Maria Josè D’Amico dell’Istituto Istruzione Superiore Einaudi- Alvaro di Palmi con la poesia “Il mio Perdono”;
-Primo premio Sofia Cirillo del Liceo Classico “Vincenzo Gerace” di Cittanova con un componimento musicale.
Per la Scuola Secondaria di I Grado primo e unico premio alle alunne Emma Napoli, Concetta Demasi e Greta Zurzolo con un disegno.
Per la Scuola Primaria sono stati premiati:
-Terzo premio alla classe V E della scuola primaria Diomede Marvasi di Cittanova con il video “Il coraggio del perdono”.
-Secondo premio ad Eleonora Paiano V B della Scuola Primaria di Oppido Mamertina “Mariangela Ansalone” con un disegno “Il perdono guarisce il cuore”
-Primo premio Classe V C della Scuola Primaria Diomede Marvasi di Cittanova con il video “La dolcezza del Perdono”.
Video che si è aggiudicato il primo posto anche a livello nazionale.
Menzioni speciali agli alunni: Elisa Maria Giovinazzo e Martina Deleo della classe 2 C della Scuola Secondaria di Primo Grado; Sofia Barillaro e Ilaria Araco classe 1 A Biennio ITI di Oppido Mamertina e a Francesca Maria Lourdes Scarpari, Beatrice Tripolino e Conte Caterina del Liceo Ginnasio “San Paolo” di Oppido Mamertina.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla dott. ssa Antonella Timpano Dirigente dell’Istituto Comprensivo L. Chitti di Cittanova , che ha ringraziato i docenti per l’impegno profuso, gli alunni e i genitori sempre collaborativi.
Dopo l’intervento della dott.ssa aurora Placanica Dirigente del liceo Ginnasio “San Paolo” di Oppido Mamertina , ha concluso l’evento Mons Francesco Milito Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina-Palmi. Mons. Milito ha sottolineato che i ragazzi attraverso i loro componimenti hanno fatto una Lectio Magistralis sul perdono, il quale è libertà e luce. Una luce gentile che permette di andare oltre. Mon. Milito dopo aver ricordato che San Francesco da Paola diceva che ”l’odio è una ruggine che distrugge il cuore”.
Infine, il presule ha invitato i ragazzi ad essere sempre uomini e donne di perdono come Gesù che, nonostante tutto ha perdonato tutti.
Caterina Sorbara
Venerdì 5 maggio, presso il salone della parrocchia di S. Lucia a Livorno, il SERRA CLUB ha organizzato la conferenza “Credere nella Giustizia:la sfida di oggi”; illustre relatore il Dott. Antonello Mura, responsabile dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia.
Alla conferenza, che era una “esterna”, ovvero aperta a tutta la cittadinanza, hanno partecipato il Vescovo di Livorno S.E. Mons. Simone Giusti, Autorità civili e militari e molti cittadini.
Dopo una breve introduzione da parte del Presidente, il dott. Mura ha introdotto la riflessione chiedendosi, in primis, cosa è oggi la giustizia e come i temi del diritto siano in costante evoluzione e quindi di difficile approdo definitivo.
Il relatore ha quindi ampiamente affrontato ed approfondito vari aspetti che rendono il tema della giustizia particolarmente complesso, in particolare se visto dall’osservatorio del comune cittadino.
Ha sottolineato il bisogno dell’intervento dei giudici nei rapporti umani, la giustizia in relazione alle aspettative popolari, il concetto di pena ed il significato del carcere, la stagione delle riforme come grande cantiere sempre in evoluzione ed ancora la dimensione internazionale del diritto e della giustizia.
Ha infine ricordato il sacrificio dei molti magistrati caduti nell’adempimento del proprio dovere ed in particolare quello di Rosario Livatino, giovane magistrato cattolico caduto nella lotta contro la mafia, riconosciuto dalla Chiesa Beato e martire.
La conferenza ha suscitato molto interesse tra i numerosi presenti (oltre 80 presenze) e molti sono stati gli interventi di riflessione sul tema, tra cui quello particolarmente apprezzato di S.E. Mons. Giusti, Vescovo di Livorno.
Al termine è stato fatto dono al relatore del tagliacarte con il logo di SERRA International, nonché pubblicazioni serrane ed il gagliardetto del nostro club.
Dopo la preghiera del Serrano, la serata si è conclusa con una cena molto partecipata al ristorante “La Barcarola” del nostro compianto socio Giuseppe Mancini, prematuramente scomparso lo scorso anno.
La conferenza del Prof. Giulio Cipollone, OSST-Ordo Sanctissimae Trinitatis, professore emerito di Storia medioevale nella Pontificia Università Gregoriana, si è tenuta lunedì 17 aprile presso il salone della parrocchia di S. Lucia a Livorno. La conferenza, organizzata dal SERRA CLUB Livorno era una “esterna”, ovvero aperta a tutta la cittadinanza. Dopo una breve introduzione da parte del Presidente, il prof. Cipollone ha affrontato il tema in oggetto di cui si riporta la sua sintesi.
“I peggiori nemici della verità sono i più feroci e intolleranti difensori della verità. Già Giovanni Paolo II, Santo, parlò di vittime della verità, registrate nel mondo di cultura cristiano-cattolica. Ora la verità in greco è “aletheia” che significa niente di nascosto, ciò che va ben oltre i dogmi; anche perché ogni religione ha i propri dogmi.
Da questa premessa, la nostra riflessione odierna non è per accarezzare le orecchie, ma piuttosto per smuovere il cuore. Abbiamo dei fatti registrati dalla storia, come innumerevoli guerre, persino quelle in nome di Dio; quante centinaia e centinaia di guerre e conflitti in nome delle religioni e delle confessioni religiose. Eppure, la storia registra felicemente le alternative di ieri alle guerre di ieri. Oggi, come ieri, abbiamo delle evidenze sotto i nostri occhi, ma anche alternative possibili che danno speranza.
È accertato che le guerre nascono da conflitti originati da tre “pre”: preconcetto, pregiudizio, pretesto. Chi vuole fare guerra si inventa un pretesto. Fra coniugi, sotto lo stesso tetto, senza andare lontano. Quello che si può dire sull’Ucraina serve anche per le guerre domestiche Anche in famiglia abbiamo confini, barriere e ferri spinati tanto invisibili quanto invalicabili.
Per i grandi conflitti e guerre fra nazioni possiamo fare poco; molto di più possiamo fare per le guerre domestiche. In Italia, nel mondo ‘occidentale’, si registra una percentuale altissima di divorziati e separati. Ora, se dentro la propria casa si fa niente o quasi niente per la pacifica convivenza e per l’esemplarità educativa per i figli, diventa ipocrisia scandalizzarsi per le guerre lontane. È stato rammentato che abbiamo guerre nel mondo: Papa Francesco parla di guerre a macchia di leopardo. Nel 2021 erano 22 le guerre ad alta intensità; con quella dell’Ucraina sono 23. Le crisi mondiali attualmente in vigore, nel 2020 erano 359 e circa 90 conflitti.
I ‘muri’ nel 1989 erano 19, oggi sono circa 80, si arriva a 90. Circa 40 000 km di recinzioni come tutto l’Equatore: ferri spinati e muri nel mondo. Quelli visibili; quelli invisibili ve li lascio immaginare! Bisogna imbruttire l’altro, che diventa nemico, con l’obbligo di escluderlo e, se possibile, eliminarlo.
Le religioni di per sé implicano una frontiera perché sussistono per un dentro e fuori culturale. Tutto questo viene dalla percezione di un dentro e fuori, o dentro o fuori: tu non sei come me, quindi, o sei disposto ad essere domato e ‘addomesticato’, oppure devi rimanere al margine, escluso. Altro è la fede che implica l’accettazione del piano inclusivo di Dio per ogni nato di donna, nello spazio della medesima famiglia umana e della fraternità universale, come ci ha rammentato Papa Francesco nella lettera firmata con il Grande Imam di Al-Azhar nel 2019.
Possiamo avere religiosi criminali in ogni religione di questo mondo. Un conto è essere credenti e un conto è essere religiosi senza fede, come i farisei del tempo di Gesù, il Cristo. Le due realtà non coincidono automaticamente. Papa Francesco lo ha detto chiaramente parlando alla Curia Romana: “riformare la Curia Romana è come pulire la Sfinge con uno spazzolino da denti”; parole sue, citando il vescovo De Merode al tempo del Concilio Ecumenico Vaticano I.
Papa Francesco continua a chiedersi: dove stanno i cristiani? E da dove si riconoscono. Non basta essere cattolici solo perché iscritti nel registro dei battesimi, o avere una selva di immagini devozionali nel portafogli.
Fatti, non parole sterili; il resto è nulla e spesso fuorviante!
Per quanto riguarda il passato, è stato accennato al tempo di crociate e gihad, quando sono nati redentori Trinitari alla fine del XII secolo. Le guerre sono sempre antiumane, ma quando si invoca Dio per la guerra, diventano demoniache, blasfeme.
In quel frattempo, con decine e decine di migliaia di caduti in ‘guerre sante’, si registra un numero incalcolabile di uccisi: santi per gli uni e criminali per gi altri, e altrettanti prigionieri di guerra.
In quel frattempo, santi, mistici, poeti hanno preso un’altra strada. Ebbene, già Gregorio VII nel 1076 scrivendo a un principe musulmano: “Noi e voi anche se lodiamo Dio in altro modo, siamo obbligati dallo stesso Dio, a volerci bene tra di noi”, prima ancora della Prima Crociata. Ecco l’intuizione profetica! Per il resto, ci basti rammentare Francesco d’Assisi e Giovanni il provenzale, de Matha, fondatore dei Trinitari redentori di prigionieri di ‘guerre sante’: cristiani e musulmani. Il Fondatore si inventò il fatto di liberare i prigionieri vittime di guerra; non di armarsi e andare a fare guerra. Obiezione di coscienza radicale.
Per quanto riguarda il vostro carisma di Serrani, che si avvia ai cento anni dalla sua nascita in terra americana, c’è da richiamassi a una solare evidenza: gli alberi si riconoscono dai frutti; ciò che apre a bilanci e prospettive concrete. Ora se dalle famiglie ‘alias Club’ dei Serrani non è proprio comune che sorgano delle vocazioni, c’è da chiedersi perché; con umiltà, autocritica e impegno rinnovato.
Desidero terminare con un augurio pieno di realismo per dare ragione del vostro carisma e delle vostre speranze. Seguendo il pensiero di Papa Francesco, vi auguro fedeltà creativa: per non finire da un’altra parte o sopravvivere senza entusiasmo.”
La conferenza ha suscitato molto interesse tra i numerosi presenti e molti sono stati gli interventi di riflessione sul tema.
Al termine è stato fatto dono al relatore di una ceramica riportante l’effige della Madonna delle Grazie di Montenero, protettrice della città e della Toscana, nonché il gagliardetto del SERRA CLUB LIVORNO e ad alcune pubblicazioni inerenti il SERRA,.
Dopo la recita della preghiera del serrano, la serata si è conclusa nel grande salone parrocchiale con la tradizionale conviviale offerta dal Club a tutti i presenti.
Livorno, 25/05/2023
Nel pomeriggio di venerdì 12 maggio nella sala convegno presso il Convento di San Giuliano si è svolta la cerimonia di premiazione della XVIII edizione 2022/2023 del concorso scolastico che ha avuto come tema: “In un mondo che ha bisogno di amore non si può vivere senza il perdono”.
La Past President Rita Leonardi, coordinatrice e responsabile della commissione esaminatrice, ha ringraziato tutti i presenti, alunni, docenti, genitori, per la loro numerosa partecipazione e ha spiegato brevemente cosa è il Serra Club e quali sono i suoi principali scopi.
Il tema trattato quest’anno, ha aggiunto, ha avuto una risonanza così vasta che e ha coinvolto moltissimi alunni delle scuole di ogni ordine e grado perché molto vicino alla città, simbolo del perdono celestiniano Il Presidente del Club Walter Capezzali nel suo saluto ha voluto sottolineare l’importanza dell’amore verso il prossimo e sulla necessità del perdono per una migliore società del futuro.
La Presidente Nazionale Paola Poli ha ribadito la grande soddisfazione per il successo del concorso e ha apprezzato il lavoro svolto sia dagli alunni che dagli insegnanti e dirigenti che hanno favorito la loro partecipazione. Il Cappellano del Serra Don Carmelo Pagano Le Rose ha puntualizzato l’importanza delle vocazioni non solo quelle sacerdotali ma anche quelle personali.
Il tema proposto è stato sviluppato con varie tecniche: racconto, disegno, opere artistiche ,musicali e prodotti multimediali.
Gli alunni hanno presentato i loro lavori: alcuni hanno recitato poesie e filastrocche, altri hanno proiettato i loro elaborati
L’incontro è stato allietato da Andrea Petricola, alunno dell’I.I.S. che ha eseguito alla chitarra noti brani musicali e dal prestigiatore “cartomago” Lorenzo Scataglini che con i suoi giochi di carte ha incantato tutta la platea.
Questo il tema del Convegno, molto interessante e stimolante, organizzato dal Serra Club nella mattinata di venerdì 12 maggio presso il Convento di San Giuliano.
Hanno partecipato: la Presidente Nazionale Serra Italia Paola Poli, il Vescovo Ausiliare Arcidiocesi di L’Aquila S.E. Mons. Antonio D’Angelo, Frate Francesco Lo Presti dell’ ordine frati minori, il Presidente Serra Club L’Aquila Walter Capezzali, ha coordinato i lavori la dott.ssa Teresa Gentile, governatrice eletta del Distretto 72 Serra Italia.
Dopo i saluti del Padre Guardiano, frate Francesco, è intervenuta l’Assessore alle politiche sociali del Comune Emanuela Tursini che ha messo in evidenza la propria estrazione cattolica e la centralità dei valori cristiani nell’equo sviluppo della società. La dott.ssa Paola Poli ha messo in rilievo la finalità di questo convegno che deve essere un momento di sosta per chiedere e capire meglio a che punto siamo nel percorso sinodale e ha lodato l’iniziativa poiché il tema delle vocazioni rimane molto caro alla missione del Club.
Ampia e preziosa è stata la relazione di Mons. D’Angelo incentrata sulla sinodalità quale “dimensione strutturale della Chiesa” e ci ha fatto meditare sulla “ Chiesa in uscita”, annunciata da Papa Francesco fin dai primi giorni del suo ministero. Ciascun battezzato, ha sottolineato il vescovo, possiede e custodisce una specifica vocazione ,da far fruttare nel più ampio contesto comunitario. La vocazione, ha ricordato D’Angelo, non viene da fuori, ma si attua nello scoprire e vivere ogni giorno quello che siamo. Il vescovo ha concluso il suo intervento con la speranza che si realizzi questo sogno ”camminare insieme nella storia ,un unico corpo formato da tante membra” e ha posto una domanda provocatoria :”Qual è il mio posto nella Chiesa ,per amare di più e meglio?”
Molto toccante è stato l’intervento di Frate Francesco che ha parlato della sua vocazione avvenuta in modo casuale e ha cambiato il corso della sua vita ,nel momento in cui si accingeva alla professione medica.
La giornata si è conclusa con il Presidente Walter Capezzali che ha ribadito l’importanza della vocazione che deve essere orientata al bene comune e non alla convenienza personale.
Dal 26 al 28 maggio si è svolto all’Aquila il XVIII Congresso nazionale del Serra International Italia, il cui tema è stato: “Col sangue versato sulla Croce pacificò il cielo e la terra (Col.1,20). Itinerari per costruire il perdono e la pace a partire dal cuore dell’uomo”.
Il Congresso, che si svolge ogni due anni, ha rappresentato una tappa importante del mandato presidenziale, sancendo il passaggio di consegne tra il Presidente in carica Paola Poli ed il subentrante Giuliano Faralli e ha costituito un momento di profonda riflessione per il movimento laicale al servizio della Chiesa cattolica, il cui fine principale è sostenere le vocazioni al sacerdozio ministeriale e alla vita consacrata, come pure promuovere la cultura cristiana nella società.
Durante il primo giorno, venerdì 26 maggio, i lavori dell’Assemblea dei delegati dei club della Penisola e della Svizzera italiana si sono conclusi con l’elezione dei quattro nuovi vicepresidenti nazionali Marcello Bonotto, Gianni Sovrani, Maria Lo Presti e Filly Franchino, del segretario nazionale Samuele Labita e del tesoriere nazionale Michele Guidi.
La riunione della Fondazione beato Junipero Serra e la premiazione del contest fotografico, service che, insieme con il concorso scolastico nazionale, la “Penna dello Spirito” e il concorso musicale per seminaristi, rientrano tra le attività principali del Serra Italia hanno inoltre rappresentato un momento di grande condivisione all’interno della famiglia serrana, orgogliosa di portare avanti questi progetti che avvicinano i giovani ai temi proposti, riempiendoli di nuovi significati.
La serata si è conclusa con la splendida esibizione, al Palazzetto dei Nobili, delle Cantrici di Euterpe e Aquila Altera Ensemble, con la direzione musicale di Maria Antonietta Cignitti.
Il giorno seguente, sabato 27 maggio, i lavori del XVIII Congresso nazionale sono entrati nel vivo del tema presentato. Le due sessioni, moderate da Piergiorgio Aquilino, giornalista e direttore responsabile della rivista “Il Serrano” hanno rappresentato il cuore dell’evento. Al mattino, dopo i saluti del Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo metropolita dell’Aquila, sono seguiti anche i saluti delle Autorità Serrane Manuel Costa, imminente vice presidente internazionale, del governatore Marcello Bonotto, del presidente del club aquilano Walter Capezzali, e di Marco Crovara quale Presidente della Fondazione Beato Junipero Serra.
Non è mancata inoltre la vicinanza delle Autorità Civili, presenti attraverso l’assessore Manuela Tursini, Assessore alle Politiche Sociali che, oltre a portare i saluti del Sindaco, assente per impegni precedentemente assunti, ha donato una importante testimonianza di amicizia e condivisione al Serra, sottolineando la fondamentale rilevanza dei rapporti umani per svolgere qualsivoglia servizio nei confronti dei cittadini, in una società a volte troppo frettolosa e poco attenta ai veri bisogni dell’altro.
Ha dunque aperto la sessione la presentazione della Presidente Nazionale Poli delineando il percorso svolto nei suoi due anni di Presidenza. A seguire, gli interventi del card. Beniamino Stella, prefetto emerito della Congregazione per il Clero e Consulente Episcopale di Serra International Italia, sul tema: “Misericordia et Misera: esperienza di libertà” e di Marinella Perroni, docente emerito di Nuovo Testamento al Pontificio Ateneo e Collegio Sant’Anselmo di Roma, che ha presentato la sua relazione dal titolo: “Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì” (Gen 3,21). Da don Carmelo Pagano Le Rose, docente di Teologia dogmatica presso l’Istituto superiore di scienze religiose dell’Aquila, è stata invece presentata la relazione dal titolo “L’Aquila, capitale del Perdono. Celestino V e la Perdonanza”.
La conviviale che è seguita, con la cerimonia del passaggio delle consegne dei presidenti ha rappresentato per la famiglia serrana non solo un momento per ritrovarsi ma anche il coronamento di quanto svolto nei due anni di Presidenza di Paola Poli, che, nella splendida cornice dell’Aquila, ha con dovizia di particolari, saputo far sentire ogni singolo partecipante unico all’interno dell’evento. Hanno incantato le esibizioni di Angelo Ferrara, giovane promessa della musica, figlio di Serrani, e del Soprano ucraino Marianna Volkova.
Il riconoscimento della vicinanza dei soci, della condivisione nell’organizzazione della programmazione e del suo svolgimento, i tanti volti delle serrane e serrani incontrati nei due anni, sono stati rappresentati in modo significativo nel filmato che è valso da saluto finale della Presidente Paola Poli, prima del passaggio di consegne al subentrante ed emozionatissimo Giuliano Faralli che ha sottolineato, da subito, l’importanza delle testimonianze passate e del loro esempio per poter svolgere il servizio futuro.
Toccante il ricordo di amici che, come Luigi Ferro e Peppino Savino, hanno lasciato un segno indelebile nel club con il loro servizio. Una serata indimenticabile per tutti i soci che si sono dati appuntamento il giorno dopo sabato 28 maggio presso il Castello cinquecentesco al fine di ammirare il Mammut e la chiesa della Madonna d’Appari di Paganica dove il Cardinale Stella ha presieduto la Santa messa, animata dal coro della sezione CAI dell’Aquila, diretto dal M° Giulio Gianfelice.
Il Congresso ha avuto il patrocinio dell’Arcidiocesi dell’Aquila, della Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo e del Comune dell’Aquila.
Filly Franchino
PACE A TEMPO INDETERMIANTO
In data 9.5.2023, si è riunita, la giuria composta da Maria Lo Presti, Patrizia Rossi e Gabriella Masè. Sono altresì presenti il Presidente della Fondazione, Marco Crovara, la Governatrice del Distretto 73, Milena Caldara, e Filly Franchino quale referente del Contest.
La giuria ha deciso quanto segue:
CATEGORIA UNDER 21
1° PREMIO ATTRIBUITO ALLA FOTO N. 4
JACOPO D’EMILIO nato il 13.1.2007 residente in Lucera (Liceo classico Bonghi-Rosmini Lucera, insegnante Mignogna Francesca)
MENZIONE SPECIALE ATTRIBUITA ALLA FOTO N. 51
FRANCESCA PIA SORBELLO nata il 28.5.2005
residente in Santa Venerina (CT) (Liceo Artistico R.Guttuso Giarre, insegnante IRC Musumeci Maria Grazia Rita )
MENZIONE SPECIALE ATTRIBUITA ALLA FOTO N. 15
GIANNI LOPERGOLO nato il 6.1.2006
residente in Miglionico (Liceo scientifico Matera)
CATEGORIA OVER 21
1° PREMIO ATTRIBUITO ALLA FOTO N. 19
ROSA FIORINIELLO nata il 12.2.1985 residente in Montescaglioso (Mt)
MENZIONE SPECIALE ATTRIBUITA ALLA FOTO N. 40
GIANFRANCO CALIO’ nato il 26.4.1965 residente in Corigliano Rossano
MENZIONE SPECIALE ATTRIBUITA ALLA FOTO N. 16
ARIANNA BALLETTA nata 1.2.1997 residente in Pavia
La premiazione si terrà a L’Aquila il 26 maggio alle ore 18.00 via zoom.
Dal 26 al 28 maggio, itinerari per costruire il perdono e la pace a partire dal cuore dell’uomo
Nella Sala Conferenze lpogea della Presidenza del Consiglio Regionale, il 27 maggio, interverranno anche i cardinali Beniamino Stella e Giuseppe Petrocchi
«“Col sangue versato sulla Croce pacificò il cielo e la terra” (Col 1,20). Itinerari per costruire il perdono e la pace a partire dal cuore dell’uomo» è il tema scelto per il XVIII Congresso nazionale del Serra International Italia, che avrà luogo a L’Aquila, dal 26 al 28 maggio 2023.
Una tre giorni importante per la vita della famiglia del Serra, movimento internazionale laicale al servizio della Chiesa Cattolica il cui scopo, ispirato dalle parole del suo san Junipero, è quello di sostenere le vocazioni al sacerdozio ministeriale e alla vita religiosa consacrata, nonché di diffondere la cultura cristiana nella società.
Il Congresso, che si celebra solitamente ogni due anni, costituisce una tappa importante perché sancisce il passaggio di consegne tra il Presidente in carica e quello eletto: nella fattispecie, Paola Poli passerà le consegne al subentrante Giuliano Faralli, nella splendida cornice del capoluogo abruzzese. È stata proprio la Poli a proporre tale location, in sintonia con il messaggio di “perdonanza” che la stessa offre e con l’auspicio lanciato da papa Francesco il 28 agosto 2022, dopo la Celebrazione Eucaristica presso la basilica di Santa Maria in Collemaggio, dando inizio così alla 758ª edizione della Perdonanza Celestiniana: “Che L’Aquila sia davvero capitale di perdono, di pace e di riconciliazione”! La Presidente ha sottolineato, infatti, come la sua città di appartenenza assuma «un forte significato storico–simbolico per le vicende che la legano alla figura di Celestino V, alla memoria di un evento che verso la fine del XIII ha proiettato la città al centro della Chiesa universale; inoltre, l’estensione dell’indulgenza plenaria che papa Francesco ha concesso in occasione dell’ultima edizione della Perdonanza aquilana, ha elevato la basilica di Santa Maria di Collemaggio a Santuario eletto di irradiazione di spiritualità».
Si tratta di una scelta in fortissima linea con il mandato biennale della Poli che, proprio sulle parole “beatitudine”, “pace”, “perdono” ha focalizzato i temi degli anni sociali 2021-2022 e 2022-2023. Temi che hanno trovato il giusto approfondimento durante i Consigli Nazionali di Roma e di Assisi, rispettivamente con gli interventi: di don Michele Gianola, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale delle Vocazioni, e di Riccardo Benotti, giornalista e caposervizio del SIR (Roma, ottobre 2021); di Sua Eminenza il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia–Città della Pieve e allora presidente uscente della Conferenza Episcopale Italiana, e di fra Emanuele Gelmi ofm, vicario parrocchiale della Basilica assisana di Santa Maria degli Angeli (Assisi, giugno 2022).
Al primo giorno, venerdì 26 maggio, è affidato l’inizio dei lavori dell’Assemblea dei delegati dei clubs della Penisola e della Svizzera italiana per la designazione dei quattro nuovi vicepresidenti nazionali, del segretario nazionale e del tesoriere nazionale. A seguire, la riunione della Fondazione beato Junipero Serra e la premiazione del Contest fotografico, service che, insieme con il concorso scolastico nazionale, la “Penna dello Spirito” e il concorso musicale per seminaristi, rientra tra le attività principali del Serra Italia.
Il giorno seguente, sabato 27, presso la Sala Conferenze lpogea della Presidenza del Consiglio Regionale, si terranno i lavori del XVIII Congresso nazionale, suddivisi in due sessioni, moderate da Piergiorgio Aquilino, giornalista e Direttore responsabile della rivista “Il Serrano”.
Al mattino, dopo i saluti di Sua Eminenza il signor cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo Metropolita dell’Aquila e delle autorità civili e serrane, aprirà la sessione la presentazione della Presidente nazionale Poli. Alle ore 10.30 è previsto l’intervento di Sua Eminenza il signor cardinale Beniamino Stella, Prefetto Emerito della Congregazione per il Clero e Consulente Episcopale di Serra International ltalia, sul tema: «Misericordia et Misera: esperienza di libertà»; un ritorno tanto atteso dagli aquilani, quello del cardinal Stella, che conosce da sempre la città, essendo nipote del cardinale Costantino Stella, Arcivescovo dell’Aquila dal 1950 al 1973. A seguire, Marinella Perroni, docente emerito di Nuovo Testamento al Pontificio Ateneo e Collegio Sant’Anselmo in Roma presenterà la sua relazione dal titolo: «Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì» (Gn 3,21), mentre don Carmelo Pagano Le Rose, docente di Teologia dogmatica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Aquila, interverrà in merito a: «L’Aquila, Capitale del Perdono. Celestino V e la Perdonanza».
Ad aprire la sessione pomeridiana, invece, don Michele Gianola, Sottosegretario CEI e Direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale Vocazionale, con un intervento sul tema: «Fare della Chiesa un luogo capace di attrarre i giovani». Gli succederanno: Gerolamo Fazzini, giornalista e scrittore, docente di Media e informazione al Dams – Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, con «La fede a caro prezzo. Sulle orme dei martiri del nostro tempo»; don Antonio De Rosa, rappresentante nazionale della Caritas Italiana, con «La carità è conversione di sguardo: “L’altro da minaccia a fratello”»; don Dante Di Nardo, direttore della Caritas dell’Arcidiocesi aquilana con alcune testimonianze della Caritas locale.
A chiudere gli interventi, i saluti del Presidente incoming Faralli e della Presidente Poli, prima della Celebrazione Eucaristica, nei primi Vespri della solennità di Pentecoste, presieduta da Sua Eminenza il signor cardinale Beniamino Stella, alle ore 19.00 presso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, ove sarà possibile anche lucrare l’indulgenza plenaria. Al termine, è prevista la convivale con la cerimonia del passaggio delle consegne dei Presidenti.
L’indomani, domenica 28 maggio, il termine dei giorni congressuali, presso il Castello Cinquecentesco per consentire ai convegnisti di ammirare il Mammut, e la Chiesa della Madonna d’Appari di Paganica per la santa Messa, celebrata dal cardinal Stella.
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