Club di Arezzo. Incontro conclusivo del 25mo anniversario.

Il ciclo di eventi per celebrare i 25 anni di attività del “Serra Club Arezzo 887” in città, si è completato il 5 maggio con l’incontro con mons. Rodolfo Cetoloni ofm., vescovo emerito di Grosseto.

Si è trattato di una meditazione a tappe, scansita da più incontri su quello che è stato il tema proposto per l’anno sociale 2022-2023 dal Club nazionale: “Il perdono e la pace a partire dal cuore dell’uomo”.

Il 10 aprile, con la forza evocativa della musica l’invocazione della “Pace e Compassione” si sono innalzate verso l’Alto sulle note del violino e il canto, con il soprano Francesca Martini e il violinista Alexis Rousseau, apprezzati artisti di fama internazionale, nel partecipato e applaudito concerto che si è tenuto nella cappella della Madonna del Conforto della Cattedrale di Arezzo.

Il 14 aprile è stata poi la volta del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siena, Antonio Ciacci, che ha introdotto una lettura guidata su “Perdono e Giustizia”, affrontando l’argomento su più piani (etico, religione e diritto), evidenziando il complesso rapporto nel concreto tra questi due concetti: “non c’è pace senza giustizia e non c’è giustizia senza perdono” (san Giovanni Paolo II, tema per la Giornata mondiale della pace del 2002)

Il 21 aprile il prof. Franco Vaccari, fondatore dell’esperienza di Rondine- Cittadella della Pace, ha esteso gli orizzonti della riflessione sui rapporti concreti di pace, e sui passi da compiere in questi tempi di incertezza nelle relazioni internazionali, visto che come cristiani siamo chiamati a seguire anche percorsi di giustizia riparativa per risolvere i conflitti personali e sociali. Ha ricordato come sia necessaria una maggior cura delle relazioni che conferisca nuovo slancio ed energia al dialogo nei conflitti internazionali, superando le logiche della mera contrapposizione che impediscono di costruire veri e durevoli ponti di pace.

Il 5 maggio nell’auditorium del Seminario alla presenza dei rappresentanti del Distretto 171 e del Governatore, Mons. Cetoloni ha delineato concreti spunti di riflessione su “Pace e Perdono”, partendo da alcune citazioni che meglio possono guidare in questo cammino di ricerca. Due suggestivi mosaici dai volti femminili ben conservati in Antiochia (oggi Antakya, Turchia) presentano due parole greche: ??????? = salvezza, intesa anche come bisogno di pace e ??????????? = magnanimità, grande cuore che accoglie e si dona con generosità. Partendo da queste due parole ha articolato una riflessione densa di riferimenti (“Pace è sorprendere il nemico con il perdono”, come diceva il cardinal Martini), sia evangelici con l’Inno Cristologico Lettera ai Filippesi 2, 6-11, sia tratti dalle Fonti Francescane con lo stimolante invito tratto dalla Lettera ad un Ministro provinciale (FF234): “E ama coloro che agiscono con te in questo modo, e non esigere da loro altro se non ciò che il Signore darà a te. E in questo amali e non pretendere che diventino cristiani migliori. E questo sia per te più che stare appartato in un eremo… che non ci sia alcun frate al Mondo, che abbia peccato, quanto è possibile peccare, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza il tuo perdono se egli lo chiede…: che tu possa attrarlo al Signore…”

Con l’augurio sincero, che è anche una benedizione, “Il Signore ti dia pace” proclamato nel corso della celebrazione Eucaristica finale nella cappella del Seminario, si è quindi concluso il ciclo di incontri animato dal Serra Club Arezzo.

Per far sì che il perdono, per essere reale, sia sempre più profondo della ferita inferta, resta comunque sempre da meditare quel brano del Vangelo secondo Matteo (5, 39-40), che è drammaticamente incisivo per farci capire il prezzo della Pace: «Se uno ti percuote la guancia destra, porgigli anche l’altra; e a chi ti vuole chiamare in giudizio per la tunica, tu lascia anche il mantello».

Sono parole che si dicono, si leggono, ma poi la vita le smentisce. Anche se sono un intervento di Dio nella storia umana ed hanno anche una ragione umana e civile.

In questo senso quindi si inquadrano gli incontri aperti a tutti organizzati dal Serra Club che è un organizzazione laicale internazionale al servizio delle vocazioni: promuovere cioè nella società civile una cultura favorevole alle vocazioni sacerdotali e della vita consacrata ma anche alla famiglia e all’amicizia nel segno della fede, condividendo inoltre momenti di sincera vicinanza e familiarità con chi ha intrapreso il cammino del discernimento verso il ministero del presbiterato.

Vista la numerosa e appassionata presenza di partecipanti il bilancio di questi eventi di promozione di cultura della fede e della vocazione è ampiamente positivo e rafforzano nel Club di Arezzo la spinta al proprio servizio anche per i prossimi impegni sociali.

Chi volesse avvicinarsi alla vita del Club o semplicemente informarsi, può contattare il Club scrivendo una email al: serraclubarezzo@gmail.com.