Distretto 71. La Comunità di Sant’Egidio al Serra Club di Cascina con la Dott.ssa Anna Aiello
Alla conviviale del 18 aprile scorso del Serra Club di Cascina, ha preso parte anche la referente della Comunità di Sant’Egidio dott.ssa Anna Aiello per intervenire sul tema: ”Costruire la pace con la solidarietà e l’accoglienza”.
Affrontando uno degli argomenti più spinosi del momento, quello del soccorso e dell’accoglienza delle persone che fuggono da situazioni di difficoltà e pericolo nei loro paesi natali, Aiello ha illustrato lo stile di intervento e le modalità operative della Comunità di Sant’Egidio.
L’unico modo per veicolare legalmente gli arrivi-ha osservato Aiello-è attraverso i Corridoi Umanitari, percorsi concordati tra gli Enti, le Istituzioni coinvolte e le Associazioni accreditate tra cui appunto la Comunità di Sant’Egidio. Nello specifico, la dottoressa ha sottolineato il carisma particolare della Comunità che parte sempre dall’ascolto della Parola di Dio e dalla sua meditazione per poi diventare aiuto e sostegno ai più deboli quali appunto le donne, i bambini, i giovani e le famiglie che fuggono dalle più varie situazioni di pericolo, in una parola da guerre, carestie, calamità e violenze varie.
La scelta operativa è quella che è stata adottata anche da molte parrocchie, in linea con le indicazioni di Papa Francesco, cercando di farsi prossimi a questi fratelli in difficoltà nel piccolo gruppo anziché nei grandi centri di raccolta profughi.
Il cappellano del Serra Club di Cascina, Mons. Paolo Paoletti, facendo memoria dell’azione pastorale di qualche anno fa, ha ricordato come la parrocchia di Cascina sia stata la prima nella Diocesi di Pisa a concretizzare l’invito del Santo Padre, durante l’anno della Misericordia, a dare accoglienza nelle proprie strutture a queste persone in difficoltà che fuggono da zone di conflitto e lo ha fatto offrendo un’abitazione, ricevuta in donazione, a una famiglia siriana composta da padre, madre e un figlio piccolo.
Oggi questa famiglia, arrivata da noi grazie al corridoio umanitario della Comunità di Sant’Egidio, è perfettamente integrata nel tessuto cittadino e nella comunità e, ottenuto un lavoro, è riuscita ad emanciparsi fino ad accedere ad un mutuo per l’acquisto di una nuova casa. E questo è indubbiamente un bell’esempio di accoglienza che diventa non solo solidarietà ma autentica integrazione.
Al termine della relazione è seguito un proficuo dibattito coordinato dal presidente del Club Alberto Beati il quale prima della chiusura della serata ha ringraziato la Governatrice Baroncelli Elena per la sua presenza e la responsabile della Comunità di Sant’Egidio per la partecipata testimonianza.