SERRA INTERNATIONAL ITALIA

Distretto n. 73 Puglia-Basilicata

Il Governatore

 

Serrani carissimi,

in questi giorni tutti noi stiamo sperimentando una realtà diversa che ci ha, di colpo, catapultati in una dimensione nuova, sconosciuta, che molto probabilmente nessuno aveva neanche lontanamente immaginato.

Penso alla sofferenza, alla morte, al dolore ma anche alla gratitudine, quella verso le persone che stanno sacrificando la loro vita ed i loro cari per aiutare gli altri. Penso a ringraziare il Signore che mi sta donando la salute e che mi permette di vivere questo momento accanto alle persone che amo. Penso ad ognuno di voi, ai nostri appuntamenti che sono solo momentaneamente rinviati, al bisogno di ripartire come prima e più di prima.

Quale Governatore della famiglia serrana del distretto 73, vorrei che vi giungesse forte la mia vicinanza. Dobbiamo dare forza, coraggio, solidità, motivazione, sicurezza e resilienza ai nostri cari e a tutti coloro che ci circondano. Soprattutto restare sempre “perseveranti nel servizio”.

A prestissimo

                                                                        Filly Franchino

Guardaci

Siamo noi, guardaci,
rifugiati nelle case
a guardarci da lontano
salutarci dai video senza carne
né profumo di figlio, o padre,
né mano di madre
che stringe carezzando.

Siamo noi, guardaci,
in questa immobile battaglia
senza terra o corpo da combattere
davanti a un nemico fatto d’aria
che si mangia il tuo respiro
troppo piccolo per sparargli
infame divoratore di nonni
mai più tornati dall’ospedale
senza dargli nemmeno un addio.

Siamo noi, guardaci,
medici che fino a ieri
non potevamo sapere, no,
di quanta furia è capace
un virus quando esplode
di quanti se ne porta via
che non bastano a contarli
queste mani chiuse a preghiera,
ma nessuno è scappato, nessuno,
chi poteva immaginare
di quanta forza, quale coraggio,
si porta nel petto lei, l’infermiera
che non smette l’accoglienza
che da giorni non si ferma
e lavora pure mentre piange.

Sono io, guardami,
sono italiano,
un popolo di terre e colori,
fatto di paesi lanciati nell’azzurro
e d’artisti del sorriso
del buon vino da brindare
d’arte profusa per le strade
di primavera l’aria già impazzita.
Mio stivale, altare
di bellezza e d’amore
tornerai a correre per le strade,
nell’abbraccio d’uno sconosciuto
con la tua voce di canto
mi dirai che tutto è finito.

Daniele Mencarelli 

domenica 22 marzo 2020

Fonte:  Avvenire.it