L’Aquila. Premiazione dei vincitori del XIV Concorso scolastico.

Di grandissimo interesse, dopo la conclusione del Consiglio Nazionale, la giornata di domenica 13 maggio a L’Aquila, che ha avuto inizio con la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di San Bernardino, alla quale ha fatto seguito l’incontro con i giovani nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale, per la premiazione dei vincitori del Concorso Scolastico Nazionale, alla presenza di S. E. Mons. Guido Gallese, Vescovo della Diocesi di Alessandria.

Il Concorso era incentrato su due temi:

per la Scuola Primaria
Cosa vorresti fare da grande? Descrivi il tuo progetto di vita per il futuro, le tue aspirazioni, i tuoi ideali.

per la Scuola Secondaria di 1° e 2° grado
Ciascuno di noi è chiamato a costruire un suo progetto di vita, con il coraggio del navigatore alla ricerca del proprio orizzonte. Papa Francesco invita a usare armonicamente l’intelletto, il cuore e le mani, e cioè il nostro pensare, il sentire e il fare. Come pensi di mettere in pratica questo invito?

Sono stati 29 i Club Serra che hanno aderito al Concorso, con la partecipazione di ben 3.996 studenti appartenenti a 191 Istituti scolastici.Questi i vincitori del Concorso, selezionati dalla Commissione esaminatrice, composta da Ernesto De Cesaris, coordinatore, Daniela Musumeci, Vera Pulvirenti e Maria Ester Semprini, con le relative motivazioni:

Per la Scuola Primaria:
– 1° classificato: Picchi Gabriele – Classe 5^ A – Scuola Paritaria S. Anna – Grosseto, con la seguente motivazione: “Elaborato originale e spiritoso incentrato sul sogno dell’alunno di fare l’attore e, attraverso la sua recitazione, trovare occasione per fare del bene e rendere felici le persone”.
– 2° classificato: Classe 2^ C – Istituto Comprensivo “Don Liborio Palazzo Salinari” – Montescaglioso Matera, per un lavoro di gruppo con la seguente motivazione: “La classe di 18 alunni ha confezionato un cofanetto nel quale in modo originale sono stati riposti i sogni dei bambini: corredato da tre componimenti, una serie di disegni, un video nel quale vengono spiegati i buoni propositi e i mezzi per realizzarli; un buon lavoro di gruppo”.
– 3°classificato: Classe 3^ A – Istituto Comprensivo “G. Rodari” – Roio L’Aquila, per un lavoro di gruppo con la seguente motivazione: “Bellissimo cartellone che rappresenta la città ideale nella quale ciascun alunno esprime il proprio progetto: un lavoro che con i suoi colori trasmette serenità”.
Per la Scuola Secondaria di 1° grado
– 1° classificato: Batini Alessandro – Classe 3^ A – Scuola Media Statale “G. Bartolena – Livorno, con la seguente motivazione: “Attraverso una tragica esperienza che ha colpito la sua città è maturato in lui il proposito di rendersi disponibile e utile in futuro, seguendo l’incitamento di Papa Francesco. La forma è scorrevole e corretta”.
– 2° classificato: Sergi Gabriel – Classe 2^ F, Istituto Comprensivo “P. Gabriele Allegra”, Valverde Acireale, con la seguente motivazione: “Elaborato molto originale e personale: nello svolgimento l’alunno manifesta un esame profondo della propria psicologia: la forma è scorrevole e corretta”.
– 3° classificato: Biaggi Mimì – Classe 2^ D, Scuola Media “P. Egidi” – Viterbo, con la seguente motivazione: “Una breve poesia in rima per trasmettere il sogno di una giovane violinista e che, pur consapevole di vivere in un mondo arido e ingiusto, non cessa di credere nella musica del suo violino e sperare nella salvezza e nella rinascita”.
Per la Scuola Secondaria di II grado:
– 1° classificato: Belli Matteo – Classe 5^ – Liceo Scientifico “Ragonesi” – Viterbo, con la seguente motivazione: “Aiutare, unirsi per aiutare: è questo il desiderio che emerge nell’elaborato del giovane, che vede nella nostra società liquida la perdita dei valori fondanti, ma è certo che con il cuore si potrà ritrovare l’armonia tra gli uomini, e tra gli uomini e il creato: componimento dal lessico singolarmente ricercato”.
– 2° classificato: Classe 5^ B/I, Istituto Tecnico Industriale “G. Giorgi” e Scuola-lavoro Seminario Arcivescovile S. Giuseppe, Brindisi, con un lavoro di gruppo con la seguente motivazione: “18 ragazzi interpretano la vita come una gara podistica, e la rappresentano in DVD con un breve e spiritoso cartone animato: si può cadere, soffrire, avere paura, ma con l’intelligenza, la fiducia, il coraggio si può trovare la forza di rialzarsi e raggiungere il traguardo: il tutto a suon di musica”.
– 3° classificato: Luminoso Giuseppina Anna – Classe 2^ C – Liceo Scientifico Linguistico “A. M. De Carlo” – Giugliano in Campania – Aversa, con la seguente motivazione: “Tema ben svolto, con particolare accenno all’impegno personale in un’analisi introspettiva e psicologica”.

Un caldo saluto è stato rivolto ai giovani vincitori dal Presidente Nazionale. “Le Autorità presenti – ha detto il Presidente Manuel Costa – mi scuseranno se per prima cosa saluto voi giovani, ragazzi e ragazze, perché siete voi i veri protagonisti di questa giornata. Alcuni di voi sono venuti da molto lontano, non solo per prendere consegna di un premio, ma anche per unirsi a voi giovani de L’Aquila e portarvi la loro testimonianza di vicinanza e di affetto. Il secondo grazie e il saluto va alle Autorità e a tutti i presenti, amici e serrani che ci hanno voluto onorare con la loro presenza, riconoscendo così l’importanza di questo Concorso Scolastico che il Serra Italiano promuove ogni anno per mettersi in ascolto dei giovani: come detto, sono loro i protagonisti, sono loro che parlano esprimendo le loro idee e i loro sogni, e li condividono con noi. Il tema del Concorso di quest’anno richiamava l’attenzione sul futuro, il cosiddetto “cosa vogliamo fare da grandi”, un tema che interessa tutti i giovani, bambini e ragazzi, perché coinvolge la vita di ciascuno, implica delle scelte e il rispondere a delle chiamate. Noi del Serra usiamo la parola vocazione, parola che normalmente si usa per indicare la chiamata alla vita sacerdotale e consacrata, “a farsi prete o a farsi suora”. Ma la madre di tutte le vocazioni è la chiamata alla vita, alla gioia, a quella gioia che viene dal voler bene agli altri e mettersi al servizio degli altri. Sapete perché il Serra si occupa e preoccupa tanto per i preti e per le suore? Perché hanno dedicato la loro vita al servizio degli altri, ma spesso non sono rispettati o sono lasciati soli. Dobbiamo aiutarli e volergli bene. Ed è questo che il Serra Club si propone di fare. C’è una canzone che è stata presentata alla conclusione della premiazione del Concorso locale di Matera e che forse ascolteremo oggi: è intitolata “cosa farai da grande”: La protagonista segue tante strade, manifesta tanti sogni e tanti dubbi, ma alla fine canta: “aprirò una bottega con l’insegna: I DONI DI DIO. L’Angelo dietro al bancone vendeva AMORE. Ne ho comprato un piccolo pacco con dei semi da coltivare”. Ecco, l’amore è il seme di ogni vocazione, perché per fare bene una cosa bisogna metterci tanto amore. Questo il mio invito, mettete tanto amore in tutto quello che fate. Il futuro della società e della Chiesa è nelle vostre mani. Un grande abbraccio a tutti e buona premiazione!”.
Il 2018 è l’anno dei giovani, con il Sinodo in programma nel prossimo mese di ottobre, con il quale la Chiesa, come si legge nell’introduzione, ha deciso di interrogarsi su come accompagnare i giovani a riconoscere e accogliere la chiamata all’amore e alla vita di pienezza. Con un invito di Papa Francesco anche a un rapporto più stretto tra giovani e anziani, perché “fa bene agli anziani comunicare la saggezza ai giovani e fa bene ai giovani raccogliere questo patrimonio di esperienza e di saggezza e portarla avanti”. I giovani, quindi, vanno seguiti ma anche ascoltati, perché rappresentano un patrimonio culturale e di valori che deve essere tutelato per un avvenire migliore.
Ascoltiamo i giovani, ascoltiamoli sempre e facciamoli sentire protagonisti delle scelte d’oggi e del domani. Ascoltiamoli con quello che Papa Francesco chiama “il lavoro dell’orecchio” perché “sono convinto che i giovani hanno soprattutto necessità di questa vita che costruisce il futuro”. Ed è quello che il Serra si propone di fare e di perseguire con la promozione annuale del Concorso Scolastico Nazionale, che anche quest’anno è andato oltre ogni più rosea aspettativa, a significare che il rapporto avviato con i con i giovani è vivo e dinamico, oltre che colmo di speranza per il nostro futuro.
Cosimo Lasorsa