Concorso Scolastico Nazionale

Bando di Concorso – XX Edizione 2024-25

Il Serra International Italia, associazione laicale che si impegna nel favorire e sostenere le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, bandisce da 20 anni un concorso scolastico a livello nazionale per stimolare i giovani a riflettere e a discutere sui valori importanti dell’uomo e della società, promovendo la cultura della vita intesa come vocazione al servizio. Gli elaborati presentati al concorso costituiscono uno spaccato interessante che mette in luce le dinamiche relazionali dei giovani, la loro affettività, il loro pensiero sui modelli educativi ed in particolare quello scolastico, la condizione della famiglia e della società contemporanea, le difficoltà dipendenti dall’attuale momento storico.
Quest’anno propone di riflettere, attraverso il concorso scolastico, sulla capacità di cogliere la bellezza della vita, delle relazioni, di ciò che ci circonda, per coltivare progetti per il futuro avendo fiducia nella possibilità del bene per sé e per gli altri.

Il TEMA dell’anno è:

Il coraggio di vivere ‘in bellezza’.

La cronaca ogni giorno pone in evidenza gli elementi di criticità e di violenza che sembrano riempire tutta la nostra esistenza. Eppure, vi è tanto bene e ciascuno può rendere la sua vita significativa, anche nelle difficoltà. Vale la pena vivere la vita in pienezza e non farsi trascinare o andare avanti senza speranza, senza progetti,  senza un sorriso, senza impegno. Ci vogliono coraggio e fiducia, partendo dalla costatazione di quanta bellezza ci è donata e che possiamo vivere e condividere.

Vogliamo scoprire:

  • la bellezza del vivere;
  • quanto ci circonda come dono: natura, arte, cultura;
  • l’amicizia e le relazioni, anche se complesse;
  • gli affetti familiari;
  • di avere un posto unico e irripetibile, un compito che nessun altro può assolvere.

Mentre prevale il disfattismo e si perde l’importanza di esserci, qui ed ora, guardiamo attorno a noi e ad esempi di valore: persone note, o solo da noi conosciute, hanno dato senso alla propria vita. Sant’Agostino, davanti all’esempio di santi si chiese: Perché non io? Anche noi, non necessariamente confrontandoci con santi o eroi, possiamo darci un obiettivo grande: Perché non io? E qui ci appelliamo al coraggio di proporsi grandi mete, di saper pensare in grande. Anche il coraggio di accettarsi e di manifestarsi agli altri per ciò che si è: la tessera di un meraviglioso mosaico.

Scuola primaria

Quanta bellezza intorno a me!

Quanti doni mi circondano! Me ne rendo conto? Li voglio scoprire e valorizzare.

Di cosa posso riscoprire la bellezza? Come presentarla a chi non si accorge di poterne godere?

Scuola secondaria di 1° e di 2° grado:

Vivere è bello!

Non sempre si coglie la bellezza dei giorni che si vivono. Le preoccupazioni, i fatti di cronaca, una visione pessimistica del futuro, fanno prevalere l’emergere di ciò che è negativo. Sono capace di scoprire quanta bellezza mi circonda, quanti doni ricevo quotidianamente? Come posso contribuire ad accrescere le espressioni della bellezza, condividerle, per valorizzarle e spostare l’attenzione su ciò per cui vale la pena vivere? Quanto coraggio ci vuole per raccogliere questa sfida?

Prova a riflettere con l’aiuto di queste diversificate tracce esemplificative.

  1. Abramo comincia a temere di non ottenere quanto gli è stato promesso, ma Dio lo invita a guardare il cielo e a contare le stelle! «Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: “Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande”. Rispose Abram: “Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco”. Soggiunse Abram: “Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede”. Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: “Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede”. Poi lo condusse fuori e gli disse: “Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle” e soggiunse: “Tale sarà la tua discendenza”. Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia» (Gen 15,1-6). Siamo invitati ad alzare lo sguardo. Cosa consente di cambiare prospettiva?
  2. Il Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi eleva una lode a Dio per il sole, la luna, le stelle … e anche per sorella morte: risplende la bellezza della vita per Francesco, pur se ha perso quasi del tutto la vista; è una bellezza che nasce dal cuore dell’uomo. Perché spesso si dà più risalto al male? Ma non c’è proprio modo di rallegrarsi del bene?
  3. Nel suo Inno alla vita, Madre Teresa di Calcutta ci aiuta a capire come affrontare le difficoltà e le sfide della vita scoprendo la bellezza che è nelle piccole cose e come necessita avere coraggio nei momenti dello sconforto, in difesa della vita ‘perché la vita è vita’. Ogni momento, ogni gesto, ogni relazione possono dare senso alla vita o si deve solo fare qualcosa di particolare o eclatante per sentirsi realizzati?
  4. A volte viene citata una frase di Fëdor Dostoevskij: «la bellezza salverà il mondo». Ma di quale bellezza si parla? Se si legge con attenzione, si rimanda all’uomo buono. Quanta bellezza e bontà sappiamo scorgere intorno a noi? Quale contributo possiamo portare alla manifestazione di tanta bellezza?
  5. Il patrimonio storico-artistico delle nostre città trasmette una notevole ricchezza culturale, comunica attraverso canoni di bellezza che rimandano ad una grande tradizione che ci appartiene. Quanto sappiamo apprezzarlo e custodirlo?
  6. Nel film di animazione Il re leone della Walt Disney è narrata la storia del cucciolo Simba che lotta strenuamente contro la malvagità dello zio Scar per la riconquista del regno che fu del padre Mufasa, il re leone, e come, dopo aver superato molte traversie tristi e dolorose, con l’aiuto dei compagni, diviene grande e maturo riuscendo a rispondere con consapevolezza all’invito del padre a riprendere il suo posto nel cerchio della vita. Quale progetto per la tua vita?
  7. Ne La spada di Shannara di Terry Brooks, romanzo di genere fantasy, il protagonista deve alla fine affrontare una prova per diradare le tenebre: si tratta di affrontare la verità, su se stesso prima di tutto. Lui avrà il coraggio di farlo: la bellezza, il bene, si affermano attraverso una scelta coraggiosa e difficile. A volte di devono accettare i propri limiti, a volte si deve affrontare l’altro che si oppone al proprio modo di essere: intanto si cresce passo dopo passo. Quanto è difficile affrontare la verità? Hai intorno a te esempi di tanto coraggio?
  8. Quanto preziosi sono gli affetti familiari, gli amici, i formatori che sostengono nel cammino di crescita! A volte si avverte di più il peso di qualche contrasto, della divergenza di idee, eppure anche le difficoltà sono motivo di crescita, e ciò che conta è l’affetto con cui le relazioni si vivono. Spesso si riflette su ciò solo a distanza di tempo o in circostanze particolari. Quali sono, per te, le relazioni belle e importanti? Come si possono affrontare e superare le difficoltà nelle relazioni?

Tra i tanti spunti di riflessione si suggeriscono:

  • Scrive Alda Merini: «La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori».
  • Sant’Agostino trova in se stesso la bellezza che aveva cercato fuori di sé: «Tardi ti ho amato, bellezza così antica e così nuova, tardi ti ho amato. Tu eri dentro di me, e io fuori. E là ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te
    quelle creature che non esisterebbero se non esistessero in te. Mi hai chiamato,
    e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Hai mandato un baleno, e il tuo splendore ha dissipato la mia cecità. Hai effuso il tuo profumo; l’ho aspirato e ora anelo a te. Ti ho gustato, e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato,
    e ora ardo dal desiderio della tua pace».
  • Ne L’amico ritrovato di Fred Uhlman, la ricerca dell’amico, da cui si teme infranta l’amicizia, motiva a muoversi, anche se tardi, fino alla scoperta della realtà. Nel Siracide si dice: «Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è misura per il suo valore. Un amico fedele è medicina che dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore. Chi teme il Signore sa scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici» (Sir 6,14-17). Quale bellezza, quale conforto, in un amico!
  • Il film Neverland – Un sogno per la vita guarda ad una crescita sofferta e in cui si dona tanta bellezza, col coraggio di affrontare il dolore.
  • Due testi musicali: Meraviglioso, di Domenico Modugno e La noia, di Angelina Mango. La vita può essere guardata da punti di vista molto differenti e da noi può essere resa meravigliosa e unica. Ognuno ha un suo posto irripetibile e prezioso, da scoprire.
  • Nella canzone Sogna, ragazzo, sogna, Roberto Vecchioni rivolge ai giovani l’invito ad affrontare la vita con coraggio e perseveranza: «chiudi gli occhi e credi solo a quel che vedi dentro/ stringi i pugni ragazzo non lasciargliela vinta neanche un momento/… ti ho lasciato un foglio sulla scrivania, manca solo un verso a quella poesia, puoi finirla tu».
  • Carlo Acutis (Londra 3 maggio 1991 – Monza 12 ottobre 2006) invita a fare della propria vita un capolavoro, a non essere fotocopie, ma originali: era un ragazzo, eppure ha fatto un grande cammino. Ciascuno può fare della sua vita un capolavoro.

Provate a raccontare le vostre esperienze, i vostri sogni.

Le tracce offerte possono dare spunti per riflettere.

Ciascuno può scoprire o riscoprire che la vita è un dono ed è bella; che attraverso le proprie scelte e il proprio modo di vivere si può renderla un capolavoro; che a volte ci vuole coraggio e aprirsi alla vita senza ripiegarsi su se stessi; che non bisogna farsi trascinare da chi tende ad appiattirsi verso un’esistenza poco significativa per sé e per gli altri.