Assegnato il Premio “Penna dello Spirito”

La XIII edizione del premio Penna dello Spirito è stata vinta dal libro “ La custode del silenzio ( Io, Antonella, eremita di città)” di Antonella Lumini e Paolo Rodari.
La signora Lumini, presente sabato 3 novembre a Pontremoli, è stata premiata dal Presidente Nazionale Enrico Mori che le ha consegnato l’incisione raffigurante il Santo Junipero alla presenza del Sindaco, di diverse autorità serrane, di soci e pubblico.
Nel libro, scritto a quattro mani con il giornalista Paolo Rodari, viene ripercorsa e descritta la scelta fatta da Antonella Lumini di adesione al richiamo di vivere l’esperienza del deserto anche se nel centro di una città.
Lontana dall’idea di rifiutare il mondo inizia il suo percorso con l’uscita dalla famiglia di origine e le peregrinazioni sulle colline di Firenze. Nella natura si immedesima, cerca la solitudine come un assetato, nel silenzio scopre l’essenza della vita. Seguono viaggi solitari alla ricerca delle radici dai quali riporta quaderni pieni di quanto affiora dal silenzio parlante.
Nel silenzio Antonella trova l’ordine divino, le sue radici “ l’amore di Cristo che avevo conosciuto da bambina.”
Nel silenzio l’archivio dei segni divenuto negli anni illeggibile si svela, anche se con difficoltà perché il rumore del nostro mondo incombe.
Paolo Rodari rimane coinvolto nel percorso di questa vita, risveglia in lui misteriose nostalgie e nel libro racconta gli incontri con i padri e le madri spirituali che hanno segnato il percorso della Lumini, la scoperta della “pustinia” che segna la svolta nella ricerca.
La casa diventa un eremo in cui silenzio e solitudine sono messi al servizio dell’ascolto. Molte le persone che vanno in questa casa per cercare di dare un senso alla propria esistenza e Antonella li accoglie volentieri. Sono incontri pervasi di amicizia, di pranzi profumati da frutta e aromi, di sedie a cerchio per intonare assieme allo Spirito Santo, lasciar sedimentare la Parola e poi condividere le riflessioni.
Il silenzio è un tornare a casa, al luogo dell’origine dove tutto resta e aspetta, dove anche il dolore diviene possibile perché sostenuto dalla Luce.
Il rapporto con la Luce è fondamentale: accettare di vedere chi siamo, smascherarci a noi stessi per lasciarci amare dall’Amore. Nulla sfugge allo sguardo della Luce e lo spirito di verità libera dal male.
Domande importanti si rincorrono fino alla fine del libro, interrogativi che sono di tutti e ai quali Paolo Rodari propone risposte che nascono dai silenzi di Antonella Lumini.

Patrizia Rossi