Lettera ai Serrani di Sua Ecc. Mons. Patron Wong, consulente Episcopale di Serra Italia

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Pubblichiamo la Lettera che Sua Ecc.Mons. Jorge Carlos Patron Wong, consulente Episcopale di Serra Italia, rivolge a tutti i soci dei Serra Club d’Italia e della Svizzera Italiana nella quale ci introduce al Tema nazionale per l’anno sociale ‘La fede non è un’idea: è un incontro con Gesù”. Il testo della lettera che è anche disponibile sul Bellringers recentemente distribuito.

Cari amici serrani,

nell’ultimo Documento del Magistero, che Papa Francesco ci ha offerto a margine del Sinodo sui Giovani, viene messa a fuoco la necessità e l’importanza di non procedere all’annuncio della fede con formule e risposte pre-confezionate, bensì seguendo la logica del Vangelo, che fa leva sulla bellezza di una chiamata e di un’amicizia personale che Gesù stesso stabilisce con coloro che invita a partecipare alla missione del Regno di Dio.

L’Esortazione Apostolica Christus Vivit, infatti, afferma che, “I discepoli hanno ascoltato la chiamata di Gesù all’amicizia con Lui. È stato un invito che non li ha costretti, ma si è proposto delicatamente alla loro libertà: «Venite e vedrete», disse loro, ed essi «andarono e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui» (Gv 1,39). Dopo quell’incontro, intimo e inaspettato, lasciarono tutto e andarono con Lui” (Papa Francesco, Christus vivit, n. 153).

Proprio questa prospettiva evangelica viene a fondare e motivare la scelta di introdurre l’uscita di questo nuovo “Bellringers”, riprendendo quanto Papa Francesco ha affermato durante un colloquio con un gruppo di giovani francesi, provenienti dalla diocesi di Grenoble-Vienne: “La fede non è un’idea: è un incontro con Gesù”. (Papa Francesco, Colloquio con i giovani della diocesi di Grenoble-Vienne, 17 settembre 2018).

All’origine della fede cristiana, infatti, c’è la vicinanza e la prossimità che Dio, nel Suo amore, ha voluto stabilire con l’umanità per mezzo di Suo Figlio; Egli si è fatto prossimo alla nostra vita e, come buon samaritano, si è accostato alla nostra carne e alle nostre ferite, esercitando per noi l’arte della condivisione e della compassione. Credere, allora, non è primariamente aderire a verità astratte o idee religiose, ma lasciarsi incontrare dal Signore e iniziare l’avventura di un’amicizia con Lui, nell’ascolto della Sua Parola, nel dialogo, nella preghiera, e in un continuo movimento che ci conduce fuori da noi stessi e ci apre all’amore.

In fondo, questa è la verità che emerge soprattutto dall’incarnazione: Dio non ci ha consegnato delle leggi dall’alto o delle belle idee a cui aderire, ma si è fatto carne per venirci incontro e offrirci un’amicizia che moltiplica la gioia.

Questo orizzonte è di fondamentale importanza per il servizio offerto dal Serra Club nel campo della Pastorale vocazione. Infatti, lungi dall’essere una semplice ripetizione di slogan o di progetti e schemi abituali, la Pastorale vocazionale è chiamata a una costante evoluzione, soprattutto rintracciando quelli che Papa Francesco definisce “nuovi stili e nuove strategie”, dal momento che – specialmente considerando i cambiamenti di vita dei ragazzi di oggi – “la maggior parte dei giovani si sente poco attratta da questi schemi pastorali. La pastorale giovanile ha bisogno di acquisire un’altra flessibilità e invitare i giovani ad avvenimenti che ogni tanto offrano loro un luogo dove non solo ricevano una formazione, ma che permetta loro anche di condividere la vita, festeggiare, cantare, ascoltare testimonianze concrete e sperimentare l’incontro comunitario con il Dio vivente” (Papa Francesco, Christus vivit, n. 204).

Per l’importante missione che portate avanti, tale orizzonte può essere di aiuto e di stimolo. Siete chiamati, in questo tempo complesso ma anche inedito, ad accompagnare i Sacerdoti perché possano crescere nell’amicizia con il Signore, così da essere capaci di annunciare ai giovani la gioia del Vangelo attraverso lo stile dell’incontro; al contempo, i giovani che vengono a contatto con la vostra realtà hanno bisogno di trovare proprio quell’ambiente di vicinanza e di prossimità di cui spesso ha parlato anche Papa Francesco, che faccia sperimentare loro che la fede è un incontro speciale con la persona di Cristo e con la gioia del Vangelo, capace di rinnovare la vita e di darle senso e significato.

Nell’accompagnare il vostro impegno pastorale e vocazionale, desidero assicurarvi la vicinanza della Congregazione per il Clero e porgervi i saluti del Prefetto, il Card. Beniamino Stella. Vi giunga, inoltre, l’assicurazione della preghiera perché possiate continuare con frutto la vostra opera.