Club di Roma. In ricordo di Mons. Mikhael Al Jamil
E’ ancora viva nella memoria dei serrani del Club di Roma la notizia dell’improvvisa scomparsa di Mons. Mikhael Al Jamil avvenuta all’alba del 3 dicembre 2012. Una figura storica e carismatica per il nostro Club, alla quale eravamo legati da profondo affetto e riconoscenza per la sua vicinanza alla nostra missione a sostegno della Chiesa e delle Vocazioni, e per la sua piena disponibilità a venirci incontro, in ogni circostanza, mettendo a nostra completa disposizione il suo Palazzo della Procura Patriarcale, dove risiedeva, in Piazza Campo Marzio, quale sede ufficiale del Serra Club di Roma. Tutti ricordiamo, ancora oggi, e con grande nostalgia, la partecipazione alle Sante Messe, da lui presiedute come Rettore nella sua Chiesa di Santa Maria della Concezione, annessa al Palazzo Patriarcale, recitata in aramaico, il linguaggio parlato di Gesù che conosceva benissimo. Così come ricordiamo che era solito sostenere, nella celebrazione eucaristica dell’offertorio del pane e del vino, momento liturgico in cui abbiamo coscienza di essere parte del mistero di Cristo, che il vino deve essere rosso, perché rosso era il sangue di Cristo ed è quello degli uomini.
Mons. Michael Al Jamil era nato il 18 novembre 1938 a Karokosche, governatorato di Mosul, nel nord dell’iraq, terra visitata da Papa Francesco nel suo ultimo viaggio apostolico in Iraq dal 5 all’8 marzo scorso. Pastore eccelso e uomo di grande cultura è stato un nobile rappresentante della tradizione liturgica mesopotamica, una figura di spicco nella Chiesa orientale. Ponte fra oriente e occidente, è stato un forte sostenitore della realtà dei cristiani iracheni difendendo strenuamente il loro diritto a vivere nel Paese di cui sono abitanti originari. È stato anche membro della Congregazione per le Cause dei Santi su ordinazione di Papa Benedetto XVI.
Ordinato sacerdote il 7 giugno 1964, fu nominato Arcivescovo titolare di Takrit il 1 agosto 1986 e, infine, Procuratore del Patriarcato di Antiochia dei Siri (Libano) a Roma, fino alla sua morte. Il suo corpo è stato tumulato nella Basilica dell’Immacolata a Karaqosh (Mosul).
Nei nostri incontri serrani Mons. Mikhael Al Jamil era solito farsi accompagnare da un giovane sacerdote, Padre Rami Al Kabalan di origine siriana, nato a Zaydal il 17 luglio 1979. Oggi, all’età di soli quarantadue anni, Padre Rami Al Kalaban, che ha assunto il nome di Flaviano, ordinato Vescovo a San Giovanni in Laterano, rientra a Roma come Procuratore del Patriarcato di Antiochia dei Siri presso la Santa Sede per ricoprire lo stesso incarico di Mons. Mikhael Al Jamil.
Ed è proprio nel ricordo di Mons. Mikhael Al Jamil e dei nostri incontri serrani che Mons. Flaviano Rami Al Kalaban ha fatto sapere, tramite il nostro Cappellano, Mons. Vittorio Formenti, che intende ristabilire il rapporto di collaborazione con il Serra di Roma, mettendo a disposizione la bella Chiesa di Santa Maria della Concezione e il Patriarcato per i nostri incontri ai quali intende partecipare come per il passato.
Siamo grati a Mons. Flaviano Rami Al Kalaban di questo bellissimo gesto di amore verso Mons. Mikhael Al Jamil e di questo stupendo dono verso il Club di Roma, felici di riprendere una tradizione mai dimenticata e sempre auspicata.
Cosimo Lasorsa