Club di Ferrara. Preghiera e riflessione con don Salvoldi

Una giornata di preghiera e di riflessione guidata da don Valentino Salvoldi, uno straordinario sacerdote lombardo traboccante di fede, pronto a trasmetterla, per moltiplicarla, ai suoi interlocutori contando su un entusiasmo e una capacità comunicativa che hanno pochi eguali. L’iniziativa (si è svolta sabato 27 maggio) era a cura del Serra Ferrara in collaborazione con il Serra Pomposa e si è svolta a Mottatonda nel Basso Ferrarese (casa natale della beata Flora Manfrinati), splendido centro di spiritualità ben noto nella Diocesi.

Molti e intensi sono stati gli spunti di riflessioni offerti da Don Salvoldi, missionario, giornalista e scrittore, già docente di filosofia e teologia morale all’Università del Laterano in Roma, e ora “professore visitatore” dei seminari delle giovani chiese (un formatore di formatori del clero). Il sacerdote (una vita al servizio dei poveri, soprattutto dell’Africa) si è in particolare soffermato su “Il perdono e la pace a partire dal cuore dell’uomo”, tema dell’annata per il Serra che, come è noto, sostiene le vocazioni e diffonde la cultura cristiana.

Il perdono, ha affermato don Salvoldi, “è profumo di cristianesimo”, dunque si tratta di un cammino di fede e di vita che parte dalla famiglia, grande protagonista dell’educazione ma oggi in oggettiva crisi. Non tanto meglio sta la Chiesa che ha bisogno di un linguaggio, attraverso i suoi presbiteri, più accattivante, facile ma profondo. C’è crisi, quindi, ma anche opportunità per un’autentica ripresa corroborata dalla speranza, che non deve mai venire meno, e dalla fede che però “senza le opere è morta”.

Ma il perdono (a cominciare da sé stessi) è anche la premessa per la pace, ha aggiunto il relatore, che abbraccia naturalmente il mondo dove oltre alla tragica e odiosa guerra in Ucraina conta un’altra settantina di conflitti molto meno conosciuti. Per non parlare delle emergenze endemiche, a cominciare dalla fame che uccide migliaia di bambini ogni giorno. Al riguardo don Salvoldi ha narrato alcune tragiche vicende vissute in prima persona. La pace, ha quindi sottolineato, passa attraverso la giustizia, riprendendo così i migliori concetti legati alla Dottrina sociale della Chiesa.

La messa è stata concelebrata da don Valentino, Don Fernando Scarpa responsabile del centro e don Pietro Predonzani assistente del Serra Pomposa. Nei due giorni successivi don Valentino ha celebrato messa e incontrato giovani a Ferrara presso alcune parrocchie.

 

Alberto Lazzarini