Convegno Nazionale Vocazioni: Datevi al meglio della vita

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Dal 3 al 5 gennaio si è svolto a Roma, presso l’Ergife Palace Hotel, il Convegno Nazionale Vocazioni 2020, presieduto dal Direttore UNPV-CEI, don Michele Gianola. Tema del Convegno: “Datevi al meglio della vita!” (Christus vivit, 143). Un tema che prende spunto dall’invito che Papa Francesco ha rivolto ai giovani con un incoraggiamento a cercare, scegliere, perseverare sulle mete alte dell’esistenza. Un invito del Papa rivolto ai giovani affinché ognuno di essi possa avere una vita felice. Vocazione e felicità non sono, infatti, termini in contrapposizione: ascoltare e seguire il Signore non è promessa di una vita tiepida, triste e sofferente, ma di un futuro carico di promessa, di vita piena.

Un Convegno Nazionale al quale don Michele Gianola, con una lettera a loro indirizzata, ha invitato i serrani a partecipare, ringraziandoli per il prezioso sostegno che il Serra Italia puntualmente non fa mancare. Anche quest’anno, infatti, il Serra Italia si è fatto carico del contributo versato per potere fare accedere i seminaristi al Convegno, senza il pagamento della quota d’iscrizione.

Un invito al quale i serrani d’Italia hanno risposto prontamente con le presenze autorevoli di Enrico Mori, Presidente Nazionale del Serra Italia, di Paola Poli Storelli, Presidente Nazionale eletta, di Gianni Fiocchi, Vice Presidente Nazionale Commissione Estensioni, di Giovanni Sapia, Coordinatore della Commissione Congressi e Convention e Presidente del Serra Club di Roma, di Maria Madiai, Presidente del Serra Club di Arezzo, di Roberto Razzano, Presidente eletto del Serra Club di Roma. Un saluto e un ringraziamento sono stati rivolti, inoltre, dal nostro Presidente Nazionale, Enrico Mori, agli organizzatori e ai convenuti, con l’aggiunta di una sintesi sulle finalità del movimento Serra.

Oltre ai seminaristi, cospicua anche la partecipazione di sacerdoti, consacrati e consacrate, animatori e animatrici vocazionali, catechisti e operatori pastorali, coppie laiche impegnate nella pastorale familiare.

Il Convegno si è aperto con un’introduzione di don Michele Gianola. “Le parole di fede in questo tempo, ha esordito don Michele, hanno bisogno di un’opera di restauro capace di coniugare uno splendore antico e nuovo. Spesso annunciamo la vocazione alla vita nuova come una vita felice. Il rischio, però, è di pensare ad essa come una esistenza altra, luminosa, senza difficoltà. La felicità del Vangelo è, invece, la presenza del Signore che attraversa il quotidiano e che è fatta di esperienze buone, faticose, che sono ciò che sostiene tutta l’armonia della vita”. Riferendosi poi alle difficoltà che incontra la Chiesa per le vocazioni, don Michele ha così continuato: “Le vocazioni sono calate negli ultimi dieci anni del 18% contro un calo della popolazione giovanile dell’8%. Però se intrecciamo vocazioni e felicità forse nel cuore di ciascuno di noi c’è una sorta di vocazione, che è la chiamata alla vita, a spenderla insieme a qualcuno, per amore di qualcuno. Ciascuno di noi, ha concluso don Michele, ha uno spazio, qualcosa di buono da fare, una vita bella da spendere. In questo senso ciascuno ha quindi una vocazione”

Hanno fatto seguito gli interventi dei relatori:

-Simona Atzori, pittrice e ballerina, su: “Cosa ti manca per essere felici”

-S. Em.za Mons. Jean Claude Hollerich, Arcivescovo di Lussemburgo, Commissione Giovani della Conferenza Episcopale, su: “Una Chiesa dinamica perché i giovani possano abitarla”

-Stefano Nava, pittore, su: “Datevi al meglio della vita”

-Robert Cheaib, scrittore e docente di Teologia, Pontificia Università Gregoriana, su: “Sorpresi e chiamati dalla gioia”

Gli interventi dei relatori sono stati intervallati da:

-Dialogo e musica su: “La strada del Sole”

-Esercizi sulla vocazione e percorsi di discernimento, a cura di Assunta Staccanella, docente di Teologia Pastorale, Facoltà Teologica del Triveneto, e di Giovanni Grandi, docente di Filosofia Morale, Università degli Studi di Padova

-Conversazioni sull’educare, a cura di Johnny Dotti, Pedagogista, Università Cattolica di Milano.

Particolarmente interessante lo spazio dedicato agli esercizi sulla vocazione con tavoli di lavoro che hanno impegnato ogni singolo partecipante a un confronto comunitario con risposte e riflessioni a domande riportate su appositi questionari per offrire il frutto del proprio ascolto interiore a una successiva discussione di approfondimento e di sintesi.

Non sono mancati nei tre giorni del Convegno i momenti dedicati alla celebrazione eucaristica e alla meditazione.

Un Convegno nel complesso ben riuscito con al centro il ruolo dei giovani nel rapporto con la Chiesa e la morale cattolica, il senso di appartenenza nel discernimento alla chiamata divina, la risposta alla vocazione come dono della propria vita per la glorificazione di Dio.

 

Cosimo Lasorsa