Il Serra Club di Taranto festeggia la vocazione al matrimonio
Martedì 21 febbraio, un incontro inconsueto, coinvolgente e festoso. “Vogliamo oggi festeggiare l’amore coniugale delle nostre meravigliose coppie, testimonianza di tanto affetto, dedizione ed impegno. La vocazione al matrimonio, il sorriso di una famiglia, illuminano il mondo!” con queste parole Maria Cristina Scapati, nostra presidente, ha reso omaggio e sottolineato come l’essere sposi sia un segno grande di come l’amore di Dio si realizza nella normalità della vita di coppia.
Dare amore, trasformare l’amore nel nostro progetto di vita, nel centro di gravità di tutti gli altri progetti, almeno di quelli che vengono realizzati, questo è il senso del matrimonio cristiano, ha detto Don Francesco Maranò, nostro cappellano. E ci ha consegnato le parole di Papa Francesco agli sposi “Le diverse situazioni della vita – il passare dei giorni, l’arrivo dei figli, il lavoro, le malattie – sono circostanze nelle quali l’impegno assunto vicendevolmente suppone che ciascuno abbandoni le proprie inerzie, le proprie certezze, gli spazi di tranquillità e vada verso la terra che Dio promette: essere due in Cristo, due in uno. Un’unica vita, un “noi” nella comunione d’amore con Gesù, vivo e presente in ogni momento della vostra esistenza. Dio vi accompagna, vi ama incondizionatamente. Non siete soli! “
Nelle nostre città, dove l’indifferenza e la noia hanno creato deserti per mancanza d’amore, il sorriso di una famiglia è capace di ricreare relazione e socialità. E questo è l’apporto vincente dell’amore sponsale che nessuna ingegneria economica e politica è in grado di sostituire. “Una coppia che si ama è come una fortezza che le tempeste della vita non riusciranno mai ad abbattere. Una casa costruita sulla roccia. Una speranza per tutti”.
Tante le coppie presenti in questa serata festosa all’insegna della leggerezza e della gioia. Preparata con cura certosina dalla nostra Presidente è stata il segno di una grande comunione fraterna della famiglia serrana. Tanti fiori, tante voci, tanta amicizia. Incontrarsi per parlarsi, per rivivere pensieri e ricordi, perché la reciprocità dell’amore nasce da piccole semplici cose condivise e da tre semplici parole “permesso, grazie, scusa”.
Maria Silvestrini