A Palermo in dialogo con le Superiore Religiose.

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Con l’incontro del 27 ottobre 2021, svoltosi presso il Convento delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes di Palermo, si avviano tempi e spazi dedicati all’ascolto di Vescovi, Rettori di Seminari, Superiori Religiosi, e di tutti coloro che sono coinvolti nella pastorale vocazionale. L’ascolto, nello stile della sinodalità, vuole fare attenti alle realtà ed alle esigenze di tutti, per rendere un servizio più rispondente al tempo che viviamo.

L’incontro è stato organizzato dall’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) dell’Arcidiocesi di Palermo: il primo incontro in presenza, dopo i tempi in cui si è supplito con gli incontri online. Tornare a incontrarsi è stato già in sé un motivo di gioia.

L’incontro ha avuto come suo centro una riflessione di p. Enzo Marchese, OFMCap, sulla sinodalità. Nel corso dell’esposizione del tema, fr. Enzo ha fatto anche riferimento a quanto offerto alla riflessione dell’Arcidiocesi di Palermo dal Card. Mario Grech nel corso dell’Assemblea diocesana che ha aperto l’anno pastorale.

Quindi è stato dato uno spazio a Maria Lo Presti, quale Vicepresidente alle Vocazioni del Serra Club Italia. Si è presentato il Serra Club, sul quale vi è stato modo di chiarire alcuni aspetti della sua realtà; ci si è soffermati sull’attività avviata dalla Commissione Vocazioni a partire dal settembre scorso. Tutto ciò ha suscitato interesse. Si è anche richiamata una delle attività del Serra, il Concorso Scolastico, già nota e per cui si è prospettata una partecipazione.

Varie religiose conoscevano bene San Junipero Serra, essendo state in America Latina.

Aperto il momento degli interventi, ci si è soffermati su alcuni aspetti problematici della vita religiosa. Certamente, il primo problema avvertito è quello della carenza di risposta alla vocazione. Ma più profondamente, si annota che la realtà della vita religiosa, la sua bellezza, e il valore della consacrazione, sono poco percepiti nella loro essenza, anche nella comunità cattolica. Spesso ci si chiede delle religiose cosa facciano, e si valutano le loro ‘opere’. Mentre si sollecita una riflessione sul valore in sé della persona consacrata, segno nel tempo della vocazione alla vita futura. Da ciò si comprende come guardare alle vocazioni, e non solo a quelle presbiterali, richieda una riflessione più ampia sul contesto socio-culturale in cui ci muoviamo.

Lo scambio è stato cordiale e vivace; ricco di spunti di riflessione, il dialogo è stato fruttuoso: ci si è conosciuti meglio e si sono prospettate delle idee per collaborazioni.

La riunione si è conclusa con un momento di fraternità attorno a dei dolcetti, e con il desiderio di incontrarsi ancora.

Maria Lo Presti