Sono trascorsi quasi sei mesi da quando il Dott. Dante D’Urso dalla sua casa terrena è passato alla casa del Padre.
Ogni persona che viene a mancare lascia un vuoto, sempre! E noi del Serra Club Ferrara – laici per le vocazioni sacerdotali – avvertiamo questo vuoto, non solo ora, ma fin da quando il Dott. D’Urso, per ragioni d’età e di salute, non abbiamo più potuto averlo vicino nei consueti incontri mensili in Seminario e qui, davanti all’altare del Miracolo Eucaristico nella Basilica di S. Maria in Vado in Ferrara.
E’ anche vero, però, che quando una persona manca, parlano ancor di più il suo esempio, la sua parola, le sue opere, la sua vita: e crediamo che questo lo possiamo dire del Dott. D’Urso, una figura che ha segnato la storia trentennale del serra Club di Ferrara, di cui è stato fondatore insieme al Dott. Romeo Sgarbanti e, dopo di lui, Presidente nel biennio 1992-1993 e 1993-1994.
Alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, entrambi accolsero l’invito dell’Arcivescovo Mons. Luigi Maverna di costituire in Ferrara un gruppo di laici per le vocazioni sacerdotali aderente al movimento serrano, allo scopo di favorire, attraverso la preghiera ed una comunità di fedeli attivamente impegnata, le vocazioni al sacerdozio ministeriale nella nostra Diocesi.
Fu un incontro felice di due personalità di spicco della società ferrarese (Sgarbanti, ex-Presidente della locale camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura; D’Urso, Direttore Provinciale della Banca d’Italia). Avevano in comune una profonda fede, una vasta cultura ed una chiara visione dei problemi che attanagliano la società moderna, dove l’etica individualistica ci fa sentire padroni assoluti del nostro destino. Sapevano entrambi che, per risollevarci da questa infermità, occorre tornare al mistero della fede in Dio, scoprire che il senso profondo della vita risiede in qualcosa che è nascosto ai nostri sensi ed avere il coraggio di recuperare la fede, perché solo così si troverà la forza che potrà cambiare un mondo senza Dio.
Mossi, quindi, dal desiderio di poter guardare con più speranza al futuro, indirizzarono, fin dall’inizio, il movimento serrano ad affiancare la Diocesi nell’opera di evangelizzazione, con particolare riguardo all’educazione morale e spirituale e all’orientamento vocazionale delle nuove generazioni.
Furono anni importanti in cui, con la stima e l’autorevolezza delle loro personalità, scossero la società civile ferrarese, coinvolgendone le realtà sociali, economiche e il volontariato, mediante incontri, conferenze, riunioni conviviali e tavole rotonde. Furono incontri spesso introdotti dall’allora Rettore del Seminario, Mons. Mario Dalla Costa, i cui atteggiamenti di apertura, di ascolto e con parole dettate dal cuore, favorirono il sincero dialogo, l’intessersi di intelligenze, volontà ed emozioni e furono incontri di anime e di pensieri, di persone differenti e di relazioni, di vera cultura e di rispetto dell’altro.
Ebbene, il Dott. Dante D’Urso ha vissuto in pieno il periodo primaverile di questa nostra Associazione, una primavera fatta di passione e di azione che ha visto nel Seminario e in Santa Maria in Vado i luoghi deputati della sua storia. Ci sembra, dunque, doveroso, da parte, soprattutto, dei vecchi militanti del Serra, ricordare oggi Dante perché, proprio qui, in questa splendida Basilica che per tanti anni è stata la sua parrocchia, da lui tanto amata e fedelmente servita, insieme al Dott. Sgarbanti e a Don Mario, attraverso la preghiera e mediante iniziative fervide ed operose, si gettarono le fondamenta che ancora oggi reggono il movimento serrano nella nostra Diocesi.
Quel periodo si è fatto storia: la storia di quegli anni di avvio e di crescita del Serra, su cui occorre riflettere e comprendere cosa di quella esperienza sia rimasto ancora radicato nel DNA personale ed associativo dei serrani di oggi e, quindi, quanto sia utile ed opportuno ravvivarne la memoria, ricordando, soprattutto, i valori e le opere di quegli importanti personaggi che ne sono stati i principali artefici.
Essi fanno parte di quella cerchia, purtroppo sempre più esigua, di persone che pongono disinteressatamente le loro doti morali ed intellettuali al servizio e per il bene del prossimo.
Questi uomini, a guardare bene, hanno dietro alle spalle un mondo incorrotto e troppo presto scomparso. Ma, come spesso accade, la storia e la società non hanno sempre saputo corrispondere adeguatamente ai loro inviti e ai loro richiami, però non per questo essi hanno cessato di amare il mondo in cui sono vissuti.
Di una storia migliore non hanno, probabilmente, mai perduto la speranza e non hanno mai respinto quella società. L’hanno, anzi, cercata con l’ansia di cogliere in essa i segni di una condizione più umana e più giusta, al di là delle incomprensioni e delle mediocrità che intessono il vivere quotidiano.
Al Dott. D’Urso va, quindi, il nostro pensiero affettuoso e grato di esserci stato sempre vicino per tanti anni, fino a quando le forze fisiche glielo hanno consentito, donandoci in ogni nostro incontro, con la sua mente brillante e con la sua profonda umanità, momenti di vita associativa importanti, di cui ci sentiamo fortunati e privilegiati.
Negli anni della sua Presidenza ha guidato il Club con signorilità, saggezza, comprensione ed ascolto.
Sempre generosa e fattiva fu anche la sua collaborazione alla corretta ed efficace gestione degli altri organismi del movimento serrano aderenti al Forum San Maurelio, ed in proposito dobbiamo doverosamente esprimergli tutta la nostra gratitudine.
Per questo vogliamo riconfermargli, qui, ora, tutta la nostra stima ed il nostro affetto e dirgli che gli abbiamo voluto bene.
E’ con questi sentimenti che il Serra Club di Ferrara, nella persona del suo Presidente, il Dott. Alberto Lazzarini, del Consiglio Direttivo e dei soci tutti, ha voluto ricordare con una S. Messa di suffragio la figura del Dott. Dante D’Urso, socio fondatore, ex-Presidente e fraterno amico, e che sempre viva rimarrà la nostra riconoscenza ed idealmente abbracciare, commossi, la sua carissima moglie, la Signora Nazzarena, che ringraziamo essendo stata anche lei sempre partecipe delle iniziative del Serra, ed i suoi figli Rita, Antonio, Manuela, Giovanna e Francesco ed i parenti tutti.
Caro Dante, vivi e vivrai sempre nel cuore di tutti noi.
In questi anni, dove i maestri di vita latitano, ci mancherai molto !
Gli amici del Serra Club Ferrara
Ferrara, 8 Dicembre 2021
Solennità dell’Immacolata Concezione
Pasquale Dante D’Urso, originario della provincia di Potenza, laureato in Giurisprudenza a Napoli nel 1956, è morto all’età di 92 anni il giorno 18 giugno 2021.
Dal matrimonio di oltre sessant’ anni con Nazzarena ha avuto cinque figli.
Ha prestato il suo servizio lavorativo presso la Banca d’Italia per oltre 35 anni in diverse sedi del Centro-Nord, con inizio nell’anno 1957 a Modena fino all’anno 1994, quando a Ferrara ha concluso la sua lunga carriera, che l’ha visto ricoprire l’incarico direttivo per un ventennio.
È stato insignito di una doppia onorificenza per l’attività svolta nel campo bancario: Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana” nel 1974 e Ufficiale dello stesso Ordine nel 1983.
Fondatore a Ferrara del Serra Club insieme al Dott. Romeo Sgarbanti, ne è stato Presidente nel biennio 1992-93 e 1993-94; nel 1994-95 è stato, inoltre, Presidente del Rotary Club di Ferrara.