Oggi celebriamo la nascita di San Junipero Serra, l’Apostolo della California”.
La nostra Associazione porta il nome del frate francescano Junipero Serra, considerato uno dei personaggi più eminenti nella storia degli USA e “Padre fondatore della Patria”
La sua storia
Quando Papa Giovanni Paolo II proclamò “Beato” Junipero Serra con la solenne cerimonia in Piazza San Pietro del 25 settembre 1988, ebbe a dire:
“In fra Junipero Serra, sacerdote dei frati minori, troviamo un fulgido esempio di unità cristiana e spirito missionario. Il suo grande obiettivo era portare il Vangelo alle popolazioni autoctone d’America, affinché anch’esse potessero essere consacrate nella verità. Per molti anni si dedicò a questo compito in Messico, nella Sierra Gorda, e in California. Sparse i semi della fede cristiana in mezzo ai tumultuosi cambiamenti portati dall’arrivo dei coloni europei del Nuovo Mondo. Era un campo di impegno missionario che richiedeva pazienza, perseveranza e umiltà, oltre che lungimiranza e coraggio. Contando sulla divina potenza del messaggio annunciato, padre Serra guidò a Cristo i popoli autoctoni. Nell’adempimento del suo ministero, padre Serra si dimostrò autentico figlio di san Francesco. Oggi il suo esempio ispira in modo particolare i molti Gruppi Serra in tutto il mondo, i cui membri svolgono un lavoro lodevole nell’animazione vocazionale”.
Anche Papa Francesco nella cerimonia della canonizzazione di Junipero Serra che si è svolta il 23 settembre 2015 nella Basilica del Santuario Nazionale dedicato all’Immacolata Concezione a Washington, ricorda la sua figura con queste parole.
“Ed oggi ricordiamo uno di questi testimoni che ha saputo testimoniare in queste terre la gioia del Vangelo: padre Junipero Serra. Ha saputo vivere quella che è “la Chiesa in uscita”, questa Chiesa che sa uscire e andare per le strade, per condividere la tenerezza riconciliatrice di Dio. Ha saputo lasciare la sua terra, le sue usanze, ha avuto il coraggio di aprire vie, ha saputo andare incontro a tanti imparando a rispettare le loro usanze e le loro caratteristiche. Ha imparato a generare e ad accompagnare la vita di Dio nei volti di coloro che incontrava rendendoli suoi fratelli. Junipero ha cercato di difendere la dignità della comunità nativa, proteggendola da quanti ne avevano abusato. Abusi che oggi continuano a procurarci dispiacere, specialmente per il dolore che provocano nella vita di tante persone. Scelse un motto che ispirò i suoi passi e plasmò la sua vita: seppe dire, ma soprattutto seppe vivere dicendo: “Sempre avanti”. Questo è stato il modo che Junipero ha trovato per vivere la gioia del Vangelo, perché non si anestetizzasse il cuore. È stato sempre avanti, perché il Signore aspetta; sempre avanti, perché il fratello aspetta; sempre avanti per tutto ciò che ancora gli rimaneva da vivere; è stato sempre avanti. Come lui allora, anche noi oggi possiamo dire: sempre avanti”.
CHI ERA JUNIPERO SERRA
Da questi due proclami di due grandi Papi, appare in tutta la sua lucentezza la figura mirabile di Junipero Serra, instancabile missionario passato alla storia come “Apostolo della California”.
Nacque il 24 novembre 1713, all’una del mattino, a Petra di Maiorca, nell’isola delle Baleari. Terzogenito dei coniugi Antonio Serra e Margarita Ferrer, gli fu imposto il nome di Miguel José Ferrer. Fattosi francescano appena diciottenne, decise di assumere il nome di Junipero (frate Ginepro) per ricordare uno dei compagni più vicini e fedeli a San Francesco d’Assisi, dalla cui santità fu sempre affascinato.
A 36 anni iniziò la sua opera missionaria recandosi in Messico, che all’epoca era soggetta alla Spagna, approdando prima a San Giovanni di Porto Rico e, quindi, a Vera Cruz, da dove raggiunse a piedi Città del Messico.
Trascorsi cinque mesi partì per la Sierra Gorda giungendo a Japan nel 1750, dove iniziò la sua predicazione agli indios nel loro linguaggio, traducendo le preghiere e il catechismo ed educandoli anche nel lavoro. In Sierra Gorda assolse vari incarichi, tra i quali quello di Superiore delle cinque Missioni già costituite.
Fu, quindi, inviato in Texas a ricostruire la Missione di San Saba, distrutta poco prima dagli Apaches, ma in seguito l’incarico fu revocato per il forte pericolo che comportava. Dopo un periodo di permanenza presso il Collegio Apostolico di San Ferdinando, come maestro dei novizi e predicatore delle Missioni, iniziò la sua grande avventura missionaria in California, dove giunse il 1 aprile 1768. Si calcola che Padre Serra abbia percorso 9.900 chilometri in terra e 5.400 miglia in navigazione quando, all’età di 56 anni, giunse in California, dove diede inizio alla fondazione di ben nove Missioni.
La prima Missione in California fu realizzata a San Diego de Alcalà nel 1769, alla quale seguirono quelle di San Carlo Borromeo nel 1770, di Sant’Antonio da Padova e di San Gabriele Arcangelo nel 1771, di San Luigi Obisbo di Tolosa nel 1772, di San Francesco d’Assisi e di San Capistrano nel 1776, di Santa Clara nel 1777 e, infine, di San Bonaventura nel 1782, per poi ritirarsi definitivamente a Carmelo di Monterey, dove rimase fino alla sua morte.
Quando giunse in California, Padre Serra era un uomo ormai anziano per quell’epoca, asmatico e sofferente di una ferita cronica a una gamba, che si portò avanti negli ultimi anni della sua vita. Continuò, tuttavia, a camminare in tutta la California, a piedi o a dorso di mulo, per estendere il Cattolicesimo sul territorio e convertire gli indiani al Cristianesimo. Con le sue Missioni fronteggiò burocrati e comandanti militari, combatté gli abusi e i potenti e riuscì ad assicurare un sistema di leggi per proteggere gli indiani della California dalle ingiustizie alle quali erano andati incontro nel passato.
Si afferma che quando morì il 28 agosto 1784, all’età di 71 anni, e si sparse la notizia, fu pianto come un padre perché nessuno, prima di lui, aveva fatto tanto per le popolazioni della California.
Considerato il protettore degli indios, fu chiamato “l’Apostolo della California”. Anche la cima più alta della catena montuosa di Santa Lucia in California porta il suo nome.
Ecco chi era Junipero Serra! Nella memoria dei serrani resta la figura di un frate esile e umile, vestito di un rozzo e consunto saio francescano, che ha percorso innumerevoli sentieri, attraversato pianure sconfinate, scalato montagne senza avere la vocazione del montanaro, anche se mortificato dalla piaga alla gamba che gli impediva di camminare speditamente come il suo ideale esigeva.
Con una croce sul petto che lo spingeva verso Dio e una campana con sé per richiamare a raccolta gli indios, Padre Junipero si spostava continuamente per annunciare la pace e l’amore di Cristo. La sua figura, ancora oggi, desta ammirazione e suscita devozione: la prima stupisce e la seconda invita alla preghiera.
Il 28 agosto la Liturgia celebra la festa di San Junipero Serra