Il Serra Day dei Distretti 71 e 171 con il Presidente Faralli
Sabato 20 si è svolto il Serra International Italia dove si sono incontrati i soci serrani del Distretto 71 inerente la Regione Toscana Nord/Sardegna nei panni del Governatore Michele Contino e presente anche il Distretto 171 che comprende la Regione Toscana Sud/Marche/Umbria con Giovanni Di Maggio il Governatore e non è mancato il Presidente Nazionale Giuliano Faralli.
L’incontro ha avuto il suo inizio con la Celebrazione Eucaristica presso il Chiesino di San Junipero Serra l’unica chiesina dedicata al nostro santo fondatore celebrata dal nostro Cappellano nonché Vicario Generale Monsignor Daniele Scaccini ed ha visto la concelebrazione dei due seminaristi Alessio Nencetti e Tommaso Ercolini. L’omelia è stata ripresa dal brano del Vangelo di Giovanni quando Pietro afferma chiaramente che Gesù ha parole di vita eterna visto che molti di loro si allontanarono quando annunciò che sarebbe stato crocifisso a Gerusalemme. Tutto questo per dire che bisogna saper cogliere i segni di Gesù oltre ai miracoli che sono segni da lui compiuti come quando sfamò la folla di circa cinquemila uomini moltiplicando i pani e la folla lo ricercò ma non per ascoltare la sua Parola che è Vita ma per il miracolo dei pani. Oltre ai miracoli materiali servono anche quelli di natura spirituale altrimenti il miracolo ricevuto serve a poco se non avviene un cambiamento nella nostra vita, le cose materiali durano poco ma quelli spirituali restano. La Prima Lettura tratta dal Libro degli Atti degli Apostoli ci fa notare che Pietro compie due miracoli, uno nella città di Lidda quando guarisce Enea il paralitico dalla nascita e il secondo nella città di Giaffa in cui risuscita una discepola di nome Tabita. Questi miracoli sono avvenuti tramite la fede in Gesù perchè confidando in lui è possibile fare grandi cose anche quelle impossibile invece che confidare soltanto sulle proprie forze che seppure utili sono umane e quindi limitate. Da cattolici non ci viene chiesto di fare grandi miracoli ma siamo chiamati a seminare la speranza costruendo la pace come dice il Messaggio della LXI Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni istituita da San Paolo nel 1964 e viene celebrata questa domenica. Successivamente ci siamo spostati verso la Chiesa di Santa Chiara risalente al XIV secolo dove ha portato il suo saluto il nostro vescovo Monsignor Giovanni Nerbini che poi è dovuto andare via per impegni vari e ha preso la parola Monsignor Stefano Manetti che è il Vescovo di Fiesole nonchè il Visitatore dei Seminari d’Italia trattando il seguente tema: “Quale Prete per quale Chiesa? La nuova Ratio Seminari d’Italia e il ruolo del Serra Club”. Il tutto ha avuto inizio con la Lettera Apostolica scritta nel 2013 dal Papa Emerito Benedetto XVI sui seminari e sulla loro preparazione in cui non era più di competenza della Congregazione per l’Educazione Cattolica ma della Congregazione per il Clero.
La preparazione dei nuovi seminaristi oggi è diversa rispetto a quella di una volta perchè il seminarista non si limita soltanto a studiare com’era un tempo che sembrava più una vita monastica ma fa esperienze pastorali di fede concrete e oggi gli anni di studio sono sette di cui cinque anni di studi ecclesiastici equivalenti a una laurea o specializzazione e seguono altri due anni di Dottorato compreso il completamento di una tesi di ricerca. rispetto a prima che ci studiavano dalla tenera età per poi essere ordinati sacerdoti giovanissimi. Da diversi anni sono nate le vocazioni adulte ovvero chi entra in seminario oggi ha una certa età e quindi si porta dietro un bel bagaglio di un’esperienza di vita vissuta a vari livelli oltre ad aver maturato un cammino spirituale fatto nella propria parrocchia di appartenenza o in altri campi della fede.
Prima di entrare in un qualsiasi seminario gli viene fatto fare un cammino per vedere se è idoneo alla strada del sacerdozio e una volta superato questa fase inizia il cammino vero e proprio dove arrivati al terzo anno iniziano a fare servizio per due anni nelle varie parrocchie così da poter conoscere le varie comunità presenti all’interno della diocesi di appartenenza. Il ruolo del Serra Club è di notevole importanza perchè il serrano fa un cammino di fede insieme al seminarista che poi lo vedrà ricevere i vari ministeri dell’Accolitato, Lettorato, Diaconato fino ad arrivare al Sacramento dell’Ordine per imposizione delle mani del vescovo e una volta raggiunto il traguardo non finisce il rapporto di amicizia fra il novello sacerdote e il serrano perchè il serrano oltre a pregare ancora di più per il sacerdote deve sostenerlo nelle sue missioni e opere evangeliche quindi il rapporto si consolida sempre di più. Il Seminario Vescovile di Prato venne costituito nel 1682 dall’allora Vescovo di Pistoia e Prato Monsignor Gherardo Gherardi che fu vescovo dal 1679 al 1690 ed ha alle spalle 342 anni di storia non ha mai chiuso perchè attualmente comprende quattro seminaristi di cui due diaconi e sono prossimi a diventare sacerdoti. Il tutto si è concluso col pranzo al Ristorante “Opificio” dove abbiamo festeggiato Monsignor Manetti perchè era il suo compleanno. Avanti tutta e seguiamo sempre la strada del bene che porta alla pace e alla salvezza eterna.
Marco Giraldi-Prato