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Al Serra Club di San Miniato incontro con l’Avv. Giuliano Maffei, presidente della “Stella Maris”

“Alleviare le sofferenze dei più deboli. Ma chi sono i più deboli?”

di Riccardo Ceccatelli

Venerdì 22 aprile u.s., il Serra Club di San Miniato ha organizzato una “conversazione” aperta con l’avvocato Giuliano Maffei, presidente della Fondazione Stella Maris, importantissimo e unico Istituto di ricovero a carattere scientifico (IRCCS) che si occupa di Neuropsichiatria per l’infanzia e dell’adolescenza.

Il Serra Club di San Miniato, presieduto da Mariagrazia Petrucci, fa parte di Serra International Italia e nell’ambito del suo programma annuale ha promosso questo incontro; Serra International è un’associazione cattolica che, con la tipica struttura del “club service”, si propone la diffusione della cultura cristiana e si impegna a promuovere nella società civile una cultura favorevole alle vocazioni fondamentali della vita, in particolare a quelle al sacerdozio e alla vita consacrata.

L’incontro si è svolto a La Scala di San Miniato, nella cappella del Salvatore, ed è stato preceduto da una conviviale coi soci del Club.  Il Sindaco di San Miniato, invitato dalla presidente Petrucci, pur non pretendo presenziare alla relazione per precedenti impegni, ha comunque voluto portare di persona il suo saluto e il suo plauso per l’iniziativa. Anche il Vescovo Migliavacca, non potendo essere presente, ha fatto giungere comunque i suoi saluti tramite il relatore.

L’Avv. Maffei, cominciando il suo intervento ha subito precisato quanto il titolo dell’incontro, tratto dal tema generale dell’anno del Serra, fosse particolarmente intrigante e sfidante, specialmente nella sua seconda parte, in cui ci si interroga sul “chi siano i più deboli”.

Non facile dare una risposta, ma credo che il presidente Maffei ci sia indirettamente riuscito partendo dalla sua pluriennale esperienza in Stella Maris. Una lunga storia fatta di incontri, più o meno “casuali”, di volti, di sguardi che sono sfociati in storie di bene in cui lo sconforto e, spesso, la disperazione si sono mutati in condivisione e speranza. Sì perché “senza speranza non si può vivere” ha sottolineato l’Avvocato Maffei, ed è per questo che forse “i più deboli” sono proprio coloro che la vicende della vita hanno privato di ogni speranza: sono persone dallo sguardo “spento”, “senza la luce negli occhi”; persone che non vedono vie d’uscita ai loro drammi di dolore o malattia. La fondazione Stella Maris lavora quindi ogni giorno, e in primo luogo, per “riaccendere la speranza” in queste persone. Lo fa prima di tutto con la ricerca scientifica avanzata e di altissimo livello, che permette diagnosi precise della malattie neuropsichiatriche dei piccoli pazienti che si rivolgono all’istituto: questo consente di iniziare precocemente percorsi terapeutici mirati che spesso portano alla completa guarigione e sempre vanno a mitigare le sintomatologie più gravi e a migliorare dunque enormemente la qualità della vita. Lo scopo di “Stella Maris” comunque è ancora più grande di questo perché ha l’ambizione di “riaccendere la speranza” anche cercando di offrire ai genitori un affiancamento e un supporto umano che ridoni senso al nonsenso del dolore e alla sofferenza dei bambini e delle famiglie che se ne fanno carico. Un compito arduo, una missione difficile, supportata a tutto campo dalla scienza medica, ma anche dalla letteratura, dalla musica, dall’arte e, certamente non ultima, dalla fede. Una fede profonda che ha dato gambe a tutta questa bella storia di Stella Maris: a partire dal fondatore don Aladino Cheti, che nell’immediato dopo-guerra intuì l’esigenza di far nascere un tale istituto, per arrivare alle sfide dei nostri giorni che vedono il progetto già approvato per la costruzione di un nuovo e moderno ospedale a Cisanello, che speriamo possa vedere presto la luce con l’aiuto di tutti noi, privati e istituzioni, ma anche e soprattutto della Provvidenza su cui il presidente Maffei non fa affatto mistero di contare molto.

San Miniato. Conviviale Natalizia in Seminario

Si è aperta con la Novena del Natale, al canto del Regem venturum Dominum, la conviviale Natalizia col Vescovo Andrea e i seminaristi. Melodie e canti antichi che riportano la nostra mente ad altri tempi, quando, forse, l’attesa del Natale aveva un sapore diverso, più intimo. La Novena, che si apre col canto delle Profezie, ci ricorda infatti come tutti i profeti nell’Antico Testamento hanno annunciato e atteso la venuta del Signore ed è come se tutta la storia, prima di Cristo, avesse vissuto solo in vista di questo giorno santo, in cui il Salvatore del mondo è venuto alla luce dal grembo di Maria, nella grotta di Betlemme, ridonando speranza al mondo intero.

Dopo la Novena, presieduta dal Vescovo nella cappella dell’episcopio, ci siamo trasferiti nel refettorio del Seminario vescovile per la conviviale. Erano presenti i nostri quattro seminaristi, Tommaso, Federico, Marco e Alfonso, che dopo la cena ci hanno raccontato un po’ la loro attività ed esperienza nelle parrocchie dove svolgono servizio e le prossime tappe verso il presbiterato. Il più vicino di tutti è Federico, già diacono e che dunque nel corso del 2020 sarà ordinato sacerdote. A seguire Tommaso che invece è prossimo al diaconato, già fissato per domenica 16 febbraio p.v. nella chiesa di Perignano.

Il Vescovo ci ha ringraziato per la presenza in Diocesi del Serra Club, che con la sua azione e formazione riesce a coltivare un humus culturale favorevole alle nascita di nuove vocazioni per le quali sempre ci invita a pregare, soprattutto perché – ha detto scherzando – “senza seminaristi non si potrebbero più fare conviviali belle come questa”.

Il presidente del Serra Club di San Miniato, Michele Contino, ha ringraziato tutti donando ai presenti, in ricordo della serata e come segno di augurio, una ceramica col logo del Serra. Era presente anche il Governatore del Distretto 71, Michele Guidi, che nel farci gli auguri, ci ha invitato a continuare a lavorare bene nella nostra diocesi come stiamo facendo da quasi 20 anni.

Alla conviviale ha portato il suo saluto anche il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli e il Maggiore Gennaro Riccardi della Compagnia dei Carabinieri di San Miniato.

Un grazie particolare alle Suore “Figlie di Sant’Anna” che ci supportano con dedizione per la realizzazione di questa tradizionale serata natalizia nel nostro Seminario vescovile.

Riccardo Ceccatelli

Club di San Miniato. LXXIII edizione della Festa del Teatro dello Spirito

A nome del presidente Michele Contino e di tutto il Serra Club di San Miniato, sono lieta di invitarvi alla LXXIII edizione della Festa del Teatro dello Spirito di San Miniato che quest’anno porta in scena “CENACOLO 12 + 1” per la regia di Michele Sinisi. Lo spettacolo ricorda la figura di Leonardo da Vinci a 500 anni dalla sua morte e, in particolare, focalizza il racconto sull’affresco che ancora oggi possiamo ammirare nel refettorio del Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano, attraverso il quale ripercorreremo la sua storia e quella dei protagonisti dell’Ultima Cena.

Vi invitiamo a scaricare la locandina-invito e la sinossi della Sacra Rappresentazione formulata dalla Fondazione Istituto Dramma Popolare.

L’appuntamento è per Giovedì 18 Luglio 2019 a San Miniato e sarà preceduto, come di consueto, da una conviviale fissata per le ore 19.30 presso il salone parrocchiale della Chiesa della SS. Annunziata a San Miniato (si consiglia il parcheggio nella vicina via Fornace Vecchia).

A seguire ci porteremo nella storica piazza del Duomo per assistere allo spettacolo teatrale.

Con la Vostra collaborazione speriamo che si possano raggiungere quanti più soci possibili e preghiamo i Governatori e i Presidenti di Club di inoltrare questa comunicazione agli indirizzi e-mail dei propri Distretti/Club.

Al fine di permetterci una buona organizzazione della serata, Vi chiedo gentilmente di farci avere le vostre adesioni entro giovedì 11 luglio p.v..

Nel ringraziarvi per l’attenzione e nella speranza di vedervi numerosi, rimango a disposizione per qualunque chiarimento.

 

Grazia Buggiani

Club di San Miniato. Incontro con Monsignor Tardelli: la Chiesa dello Spirito Santo