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“Miserere…Ignoscere…” Il perdono e la misericordia di Dio tra le cantiche
/in News/da Serra Club Italia«Ignoscenda quidem, scirent si ignoscere Manes»
Domani, 7 marzo, alle ore 17, il Serra Club di Viterbo affronta il tema nazionale del perdono in un viaggio tridimensionale tra umano, filosofico e teologico.
La concezione figurale del perdono partendo dal ricordo mitologico, attraversando il mondo terreno che in Dante non è soppresso né indebolito, il tempo e l’eterno, un discorso su tre piani: il piano retorico, il piano esistenziale e il piano liturgico.
Un pomeriggio di dialettica sull’eterno e il temporaneo che ci consegna a quello sforzo faticoso che è insieme riconciliazione e redenzione.
Relatore un grande dantista, Giuseppe Rescifina, autore di grandi testi sulla Commedia e su Dante, collaboratrice la presidente Beatrice Valiserra Pazzaglia.
L’ultima mezz’ora sarà lasciata agli interventi dei soci e dei presenti.
A Viterbo un evento in ricordo del dottor Luigi Ferro
/in News, Vita dei Club/da Serra Club ItaliaIl Club di Viterbo, in ricordo del socio Luigi Ferro, organizza per sabato 18 marzo, alle ore 16.30, un grande evento presso il Salone Alessandro IV Palazzo dei Papi.
Di seguito l’invito della Presidente del Club di Viterbo a tutti i Serrani.
Tanto tempo fa avevamo programmato con Luigi delle tappe, degli argomenti da affrontare e dei momenti che ci avrebbero portato alla conclusione dell’anno sociale. Abbiamo sofferto tanto la sua perdita ma siamo convinti che portare avanti il lavoro che ha sempre svolto, con tanta dedizione, sia rispettare la sua volontà.
Eccoci quindi a presentare, a parteciparvi, l’evento del prossimo 18 marzo: un argomento importante, ampio, affrontato dal Dr. Fabrizio Mastrofini, capo ufficio stampa della Pontificia Accademia per la Vita, giornalista, filosofo, scrittore e dal co-relatore Dr. Marco Italiano, presidente di Res Magnae, giornalista, col quale il Serra Club di Viterbo ha già avuto modo di collaborare in occasione della presentazione del Catechismo della Chiesa Cattolica col commento dei 23 cardinali.
Ci auguriamo che tanti partecipino, che la città con le sue associazioni e i suoi club rispondano all’invito e che partecipino anche le Istituzioni.
Beatrice Valiserra Pazzaglia
Il Serra Club di Viterbo annuncia l’Ordinazione Presbiterale di Don Antonio e Don Daniele
/in Vita dei Club/da Serra Club ItaliaLo scorso 8 maggio il Serra Club di Viterbo e la Diocesi di Viterbo hanno vissuto una domenica di grande festa per l’Ordinazione di due giovani sacerdoti. All’interno della magnifica Cattedrale di San Lorenzo, Sua Eccellenza il Vescovo Lino Fumagalli, insieme al Rettore del Seminario e attorniato dai suoi parroci, con l’aiuto di Dio e di Cristo Salvatore, ha scelto i due giovani per l’ordine del presbiterato di fronte a una folla di fedeli commossi. Dopo l’imposizione delle mani sugli eletti e il segno crismale sulle mani, la consegna del pane e del vino accompagnata dalla stupenda corale del Duomo diretta da Don Roberto Procaccini, da un organo e dall’assolo di una tromba.
Una cerimonia gioiosa alla quale hanno preso parte, oltre alle famiglie dei nuovi sacerdoti, le associazioni, le altre congregazioni, i catechisti, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e tanti uomini e donne del volontariato presenti in città.
Il pomeriggio si è concluso con l’augurio di tutti per un cammino insieme, con noi, tra noi, per noi, per tutta la comunità diocesana, per i giovani e per la Chiesa tutta.
Vivissimi auguri da parte del Serra Club di Viterbo che ha visto crescere e animarsi la vocazione di Don Antonio e Don Daniele.
Beatrice Valiserra Pazzaglia
Vice Presidente alle Comunicazioni
Club di Viterbo. Presentazione del Commento del Catechismo il prossimo 5 marzo
/in Notizie dai Club/da Serra Club Italia“La nostra fede ha bisogno di essere continuamente ridetta” [cit. Cardinale Bassetti]
Il Club Serra International di Viterbo è lieto di comunicare che il giorno 5 marzo p.v. nel Salone Alessandro IV dello storico Palazzo dei Papi, alla presenza di Sua Eminenza Francesco Monterisi Cardinale titolare della Diaconia di San Paolo alla Regola, di Sua Eccellenza il Vescovo di Viterbo Monsignor Lino Fumagalli, il Dr. Marco Italiano, Presidente di Res Magnae e Responsabile delle Relazioni Istituzionali della Fondazione Giovanni Paolo II, presenterà il libro da lui curato
“Catechismo della Chiesa Cattolica” commentato da 23 Cardinali,
Dopo un saluto in video conferenza di Sua Beatitudine Monsignor Pizzaballa Patriarca di Gerusalemme dei Latini, i Relatori si soffermeranno sui vari temi proposti nel testo quali la fede, lo Spirito, la pratica dei Sacramenti, i comandamenti, le beatitudini, l’attualità dell’eccomi”, la Verità.
A questa presentazione, che vede Viterbo come seconda tappa di un iter iniziato nella Chiesa di Santa Maria in Transpontina a Roma e che si concluderà a Ottobre in Vaticano, idealmente e fattivamente saranno presenti tutti i bambini dell’Istituto “Effetà Paolo VI” di Betlemme, Scuola specializzata per la rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi residenti nei Territori Palestinesi, ai quali è dedicato integralmente il ricavato che si otterrà dalla vendita del libro e qualsiasi offerta devoluta durante e dopo l’incontro.
Saranno presenti le Istituzioni Religiose, Civili e Militari, le Associazioni, gli Ordini e i Club dell’intera Diocesi di Viterbo,.
Interverranno anche i delegati di Res Magnae e della Fondazione Giovanni Paolo II, l’Azione Cattolica, L’UCID di Roma e Viterbo, i rappresentanti dei Catechisti della Diocesi, la Fondazione Carivit di Viterbo, il Touring Club di Viterbo, una rappresentanza di Unindustria Viterbo, i Seminaristi e i Sacerdoti.
Un grande onore per il nostro Club Serra in un clima di grande inclusione e partecipazione e per questo rivolgo un ringraziamento particolare a Sua Eccellenza il Vescovo di Viterbo, al Vicario Don luigi Fabbri, al Presidente del Club Serra Dr. Luigi Ferro, al Governatore del Distretto 72 del Serra Avv. Marcello. Bonotto ed a tutti i Soci del Club che mi hanno sostenuto nella mia qualità di Vice Presidente alle Comunicazioni del Club Serra di Viterbo e al Dr. Italiano per l’organizzazione.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming, sui canali YouTube e Facebook della Diocesi di Viterbo, curata da Don Emanuele Germani.
D.ssa Beatrice Valiserra Pazzaglia
Club di Viterbo. I giovani, la fede e il discernimento vocazionale
/in Vita dei Club/da Serra Club ItaliaNella prestigiosa sede della Fondazione CARIT DI Viterbo si è svolto un pomeriggio culturale organizzato dai Convegni di Cultura Beata Cristina di Savoia- Convegno di Viterbo e dal Serra Club di Viterbo.
L’evento, di cui è stato illustre moderatore S.E. Mons. Lino Fumagalli, Vescovo di Viterbo, è stato importante soprattutto in quanto ha portato il Serra Club fuori dell’ambito tradizionale ed a confrontarsi con altre realtà associative cattoliche e di alto profilo culturale.
Il Professor Benedetto Ippolito, docente di storia della filosofia medievale all’Università di Roma Tre, ci dà l’occasione di ripensare la vocazione, il rapporto tra religione e filosofia in un mondo che esige nuove prospettive, che è sottoposto ad una razionalità strumentale e dominato in larga parte dal pensiero debole. ... Continua a leggere
L’essere umano, come diceva San Bonaventura da Bagnoregio, possiede un’intuizione interiore in grado di rendere accessibile all’intelligenza quella razionalità epistemologica fondativa della verità trascendente.
Tra verità in senso assoluto e verità circoscritta alla conoscenza umana si interroga il pensiero e si muove il desiderio comune di conoscere l’origine e il perché della propria esistenza.
Quid sit Homo?
Anima e corpo, eccedenza d’intelletto, dimensione interiore, individualità e ragione, nell’epoca di un decostruzionalismo antropologico l’io nella sua interezza non può prescindere dall’altro nel quale, secondo Lévinas, incontra la trascendenza e la divinità.
L’uomo ha bisogno di realizzare la sua essenza, di desiderare la sua eudemonia sapendo discernere, volere e realizzare la propria vocazione come fine naturale conforme alla coscienza e all’oggettività che risiede nell’anima.
Soprattutto il giovane deve poter cogliere il senso del dialogo intimo con Dio, dell’ascolto, per trovare una missione per cui vivere, senza considerare l’attimo ma l’eternità come riflesso della realtà infinita.
La ricerca crea relazione e conoscenza, avvicina a una maggiore comprensione della fede che si concretizza nell’essere sempre più e sempre meglio figli di Dio. Il cristiano non rimane sterile nel suo credere ma cresce, si perfeziona ed utilizza il carisma del battesimo come seme di concreta carità nel mondo.
La gioventù è il tempo privilegiato per la ricerca e l’incontro con la verità [Benedetto XVI] l’età adulta il tempo per essere il “Logos” che forma, trasmette stimolo e forza attraverso la coerenza di vita e di pensiero.
Al termine dell’intervento, S.E. Mons. Fumagalli, ha espresso il pensiero della Chiesa su questo problema culturale che affligge da un lato i giovani e dall’altro le persone di età matura che stentano a capire e colloquiare con i ragazzi in un momento in cui dovrebbero essere guidati nel loro discernimento vocazionale, qualunque esso sia.
La mancanza di seria cultura di base, complice una scuola demotivata e vilipesa, di punti di riferimento nella società e le facili illusioni di un mondo virtuale creano uno sbandamento che non di rado porta a conseguenze anche tragiche.
Rimettere la “barra al centro” è un compito difficile e delicato e Papa Francesco con la sua recentissima esortazione post-sinodale “Chrisus vivit” invita a “…..suscitare e accompagnare processi, non imporre percorsi. E si tratta di processi di persone che sono sempre uniche e libere. Per questo è difficile costruire ricettari……”
Beatrice Valiserra
Club di Viterbo. Le reti sociali, i giovani e la comunicazione digitale
/in Vita dei Club/da Serra Club ItaliaLunedì 25 febbraio 2019 nella cornice di pregio dell’aula del Seminario Vescovile di Viterbo, oltre ai soci del Club, tante le persone che hanno partecipato con grande interesse e interagito col relatore, Professor Juan Narbona, docente presso la Pontificia Università della Santa Croce, su una tematica che è parte della realtà quotidiana e coinvolge diverse generazioni.
L’ambiente totalmente digitalizzato cambia il modo di rapportarsi con la cultura, con il sé e con l’altro, con il noi all’interno di relazioni che vivono o muoiono sulle parole criptiche dei messaggini preconfezionati e si ricordano attraverso video e fermo immagini.
Con reti sociali come Whatsapp, Instagram, Twitter, Facebook, Snapchat e Youtube, emergono generazioni sempre connesse, multitasking e portatrici di nuovi linguaggi speciali che utilizzano la velocità dell’Inglese tecnico, caratterizzato dall’assemblaggio dei termini o dalle contrazioni dell’uso scientifico della lingua, causa dei misunderstanding con gli adulti ancora poco aperti alla contaminazione dell’Information Technology.
L’ambiente digitale mai puramente virtuale né mondo meramente parallelo rappresenta una sfida per i meno giovani, per genitori, insegnanti e anche per la Chiesa che si interroga sulla portata del fenomeno dal punto di vista antropologico e etico come risulta dal documento finale del Sinodo dei Giovani.
Chi sono? Chi pensano che io sia? Che cosa sarà di me? Ci sarà un posto per me nel mondo? Queste le domande che si pongono i giovani.
Stesse domande, stesse inquietudini ma in un contesto diverso: Teknè – Ethos sono gli ambiti gestionali delle generazioni non tecnologiche, gli strumenti per creare contesti e occasioni di conversazione, per lottare contro le paure dei giovani e proiettarli in modo solido verso il domani.
Aspettare, non giudicare, essere validi riferimenti, questo li farà sentire amati, accettati e parte di una comunità che ha bisogno di loro e della quale hanno bisogno, perché a volte connessione e solitudine, fragilità e mancanza di autostima, bullismo e culto dell’immagine finiscono con l’annientare le personalità reali filtrate dagli schermi della rete.
Millennial di viaggiatori su tablet e iphone, curiosi sperimentatori di mondi più piccoli e spesso orientati, pieni di desideri e grandi vuoti, che per costruire un’identità personale, per aprirsi e raggiungere possibilità mai sognate prima, hanno ancora bisogno d’aiuto.
In conclusione: responsabilità, amore, impegno, comunione, profondità e ascolto come rete sicura e grammatica della carità.
Beatrice Valiserra
Vice Presidente alle Comunicazioni
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