Uno degli impegni assunti da Serra International Italia è la comunicazione corretta, efficace ed interessante della nostra realtà associativa, il cui carisma viene declinato anche con la realizzazione di vari services a favore della vocazione alla vita in senso cristiano. Il secondo incontro di formazione, fortemente voluto dalla vicepresidente nazionale Filly Franchino e dalla sua commissione, rivolto ai vicepresidenti alla comunicazione dei clubs, ai presidenti ed ai governatori, ai soci interessati alla tematica si è svolto il 23  marzo c.a. in modalità on line.

Il focus è stato enunciato da Piergiorgio Aquilino direttore della rivista “Il Serrano”: come scrivere un articolo da pubblicare sui nostri media? Le regole espositive della correttezza sintattica e grammaticale sono fondamentali, (chi legge non deve correggere!) l’argomento sia presentato in modo conciso, chiaro ed efficace tenendo presente che i lettori in genere non vanno oltre la curva dell’attenzione media calcolata in circa dieci minuti, che susciti interesse ed anche curiosità di saperne di più. In una società dell’immagine il testo deve essere corredato da foto, ben fatte, che colgano la qualità e l’intensità dell’azione descritta. Serra International da un decennio è presente sui social di maggior diffusione, si avvale della messaggistica, ha un sito istituzionale ed una rivista. Chi scrive ha facoltà di scegliere in che modo comunicare esperienze, progetti, incontri nei diversi stili narrativi: scritti brevi con foto sui social e sui messaggi, di ampia trattazione sul sito e sulla rivista. Se è sicuramente incoraggiante avere tanto followers sui social come attestazione di interesse e di condivisione degli argomenti trattati, è ancor più rilevante la profondità dei temi analizzati sotto forma di articoli di cronaca o di saggio per commentare i documenti della Chiesa, i programmi dell’UNPV, gli accadimenti della vita quotidiana relativi ai percorsi spirituali nei tempi forti liturgici.

A tal proposito Dino Melis, che cura l’impaginazione del sito e non solo, ha spiegato come viene pubblicato un articolo, quanta attenzione e cura occorrono per conciliare gli spazi grafici con le immagini, come bisogna rispettare i vincoli della privacy e del copyright, ovviamente cestinando quel che è copiato da altri siti. Come laici cattolici, che hanno maturato nel tempo la testimonianza di servizio, siamo consapevoli dell’importanza della comunicazione che è soggetta al giudizio del lettore, che è governata dall’intelligenza artificiale, che deve essere chiara e veritiera, fedele al carisma serrano, siamo pienamente convinti che le buone notizie fanno bene, che dovremmo essere capaci di essere portatori di speranza e “ gridare dai tetti” la nostra gioia dell’incontro con il Signore Maestro di vita. Infatti, cosa si aspetta di leggere chi consulta i nostri siti? I racconti belli con testimoni credibili, le storie dei giovani in cammino, le esperienze di comunità. Lo evidenziano i dati di rilevazione del sistema, con la provenienza dei lettori non solo italiani, ma europei e americani.

Filly Franchino registra accuratamente gli ingressi e le visite sui nostri mezzi di comunicazione, una buona notizia è avere tanti lettori da interessare perché si fidelizzino alle pagine. Avremmo tanto da raccontare, perché non collaborare alla buona stima del nostro Movimento, dando il segno del nostro impegno ed invogliando altri tiepidi sostenitori ad essere soci effettivi e compartecipi della nostra motivata adesione a mantenere qui, su quest’angolo di terra, un pezzetto di cielo, un arcobaleno di speranza, un progetto di vita tutto in verticale, con la  felicità di essere compagni di viaggio di bei giovani in cammino verso la vigna del Signore ? Tutto il disegno che vorremmo realizzare è mettere insieme tasselli di vita comunitaria per un grande mosaico interattivo, in cui l’arte e la musica, la poesia e le immagini ci immettano in un habitat favorevole a gustare ogni piccola creazione.

Manuel Costa, presidente internazionale eletto, ha reso noto un progetto che gli sta a cuore, ovvero l’istituzione di una newsletters internazionale per mettere in rete le esperienze dei clubs dei vari continenti, a vantaggio di una condivisione di sentimenti e di intenti mondiale. Le frontiere della comunicazione si dilatano in rete, neanche la difficoltà della lingua costituisce un deterrente, perché vi sono le traduzioni simultanee facilitate, il vantaggio sarà avere tante nuove opportunità.

A conclusione del proficuo dibattito, consentito dalla comunicazione in remoto  da anni sperimentata, l’interrogativo resta aperto sulla buona volontà dei soci serrani a collaborare alla buona vitalità dei mezzi di comunicazione, raccontando a beneficio di tutti come si svolge la vita serrana, perché  vale ancora la pena di amare e rendere bella la chiamata accettata, come nel tempo abbiamo assecondato il cambiamento dei tempi storici, adottando un’ attenzione  attuale “intra ed extra” il Serra Italia, avvalendoci di tutte le strategie comunicative. L’interrogativo richiede una risposta, che speriamo affermativa e di piena disponibilità.

Maria Luisa Coppola