FERRANIA. Aperto l’anno sociale del Serra Club di Acqui Terme

FERRANIA. In un clima di festa, venerdì 18 ottobre, nella bella abbazia di Ferrania, il Serra club della Diocesi ha aperto l’anno sociale 2024/2025. Accolti dal presidente Michele Giugliano e dai soci cairesi Gian Carlo Callegaro, Elisabetta Ghiglia e Angela Olivieri, i serrani, con i loro famigliari, hanno partecipato alla S. Messa concelebrata dal Vescovo Luigi Testore, cappellano del Serra Club, con il parroco – abate don Massimo Iglina, don Domenico Pisano, vice cappellano e parroco di Melazzo, Cartosio e, da pochi giorni, anche di Cavatore, dal diacono Sandro Dalla Vedova e dal collaboratore parrocchiale Gianni Damasco. Celebrazione che è stata resa più solenne dalla presenza della Corale di Ferrania che, con la direzione e accompagnamento musicale di Gianni Vigna, ha eseguito alcuni canti di rara raffinatezza. Nella sua breve omelia il Vescovo ha preso spunto dal brano del Vangelo di Luca che fa riferimento “alla missione del cristiano, alla sua libertà dalle cose e al compito di guarire le situazioni e i mali della gente”. Al termine, il presidente Michele Giugliano ha salutato i Serrani presenti. “Questa sera ci troviamo in un luogo suggestivo, nella chiesa parrocchiale dedicata a S. Pietro e Paolo e Abbazia di Ferrania, una chiesa che, nonostante il tempo trascorso dalla sua costruzione, quasi mille anni, ha saputo conservarsi con tutto il suo fascino.” E’ toccato all’abate don Massimo Iglina illustrare brevemente, ma dettagliatamente, la storia dell’abbazia e dell’annesso Museo di Arte Sacra da lui allestito in questi anni. “Secondo le ricerche storiche si può dire che l’Abbazia venne fondata nell’anno 1096, per volere del marchese Bonifacio del Vasto. Nel 1341 i Del Carretto entreranno in contrasto con la famiglia astigiana degli Scarampi per la sua giurisdizione. Nel 1400 si ha notizia della totale mancanza di canonici, ma l’abbazia rimase soggetta alla Santa Sede. Venne affidata in patronato ad Antonio Scarampi (1401), con l‘obbligo di ripristinare gli edifici fatiscenti. Nel 1747, con l’estinzione della famiglia Scarampi, la proprietà della struttura, che nel frattempo era decaduta a semplice commenda, venne ricostruita, ma completata solo in epoca napoleonica. Il possedimento fu quindi acquistato nel 1818 dal marchese Marcello Luigi Maria Durazzo e nel 1848 passò in eredità alla figlia Nicoletta, e quindi al figlio di questa, Marcello De Mari che diede grande impulso all’attività agricolo-forestale del luogo, trasformando tutto il complesso in tenuta agricola. Nel 1915 sorgono su parte dei terreni di proprietà alcuni stabilimenti industriali che renderanno famosa Ferrania in tutto il mondo. Purtroppo, negli anni duemila, inizia un lento ma inesorabile declino solo in parte mitigato negli ultimi anni”.

Al termine, il trasferimento nel ristorante “La Torre” di Cairo Montenotte per la conviviale. Durante la stessa, il presidente Giugliano ha brevemente illustrato le attività che vedranno impegnati i serrani nel nuovo anno sociale soffermandosi particolarmente sul Concorso scolastico. “Da poco tempo è partito il nostro Concorso scolastico a cui possono partecipare, sia in forma singola che collettiva, gli alunni della scuola Primaria e i gruppi catechistici parrocchiali dei vari paesi della Diocesi con la presentazione di un testo scritto, di un disegno del formato massimo di 70 per 100, con un breve filmato, con un file informatico o un CD anche di musica, ispirato al tema proposto dal Concorso che quest’ anno è: “Il coraggio di vivere in bellezza”. Gli elaborati devono pervenire entro il 31 gennaio 2025. Ulteriori informazioni sul metodo di presentazione del concorso si possono richiedere a Gian Carlo Callegaro che ne è il coordinatore, all’indirizzo giancallegaro@tiscali.it . Concorso che anche quest’anno ha avuto l’importante sostegno della Banca di Asti”. Infine il presidente ha dato appuntamento ai Serrani per il prossimo 20 dicembre a Visone per la serata dedicata allo scambio degli auguri natalizi, con la messa celebrata dal Vescovo Testore nella chiesa parrocchiale e l’immissione di nuovi soci, mentre il Governatore del Distretto del Piemonte e della Valle d’Aosta Lucia Barbarino ha annunciato che a febbraio del 2025 ci sarà un incontro con i serrani di Asti. (O P)